venerdì 18 novembre 2022

lago scaffaiolo. LE FIRME SUI SASSI? UTILI SOLO PER LA STATISTICA DEI VAGABONDI

In ogni epoca è stato meta di visitatori, fra questi anche il poeta e scrittore Giuseppe Giusti che con arguzia e l’ironia della sua prosa, sferza conti e marchesi che incidono sulle pietre del lago il titolo nobiliare anteponendolo al proprio nome














LAGO SCAFFAIOLO. Il Lago Scaffaiolo, piccolo specchio d’acqua a 1775 m. di altitudine posto sul crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano sotto la vetta del monte Cupolino, è stato in ogni epoca meta di visitatori, tra questi anche il poeta e scrittore di Monsummano Giuseppe Giusti.

Lo descrive in una lettera rivolta all’amico Pietro Thouar in cui racconta di Un viaggio nei Monti pistoiesi.

Con l’arguzia e l’ironia della sua prosa, sferza conti e marchesi che incidono sulle pietre del lago il titolo nobiliare anteponendolo al proprio nome “quasi – scrive il Giusti – che il tempo dovesse rispettare quei titoli” e, rincara: “utili se non altro alla statistica de’ vagabondi”.

domenica 6 novembre 2022

montagna da leggere. “VETTURINO, ANDIAMO A GAVINANA”

Una vivida descrizione di metà ‘800 scritta da Teresa Ravaschieri, benefattrice e letterata napoletana, in visita ai luoghi che videro il capitano fiorentino Francesco Ferrucci scontrarsi nel 1530 con l’esercito di Carlo V comandato dal Principe d’Orange

“Vedete, fra quei castagni in scoscesa, avvenne il primo scontro tra il Ferrucci e il Principe d’Oranges”

GAVINANA. Teresa Ravaschieri (Napoli, 5 gennaio 1826 – Napoli, 10 settembre 1903), benefattrice e letterata napoletana, frequentò nella seconda metà dell’800 assiduamente la Montagna pistoiese soggiornando sovente all’Abetone.

Incantata dalla bella natura dagli, si direbbe, ameni luoghi e dai poveri ma sereni abitanti, li descrive con trasporto e vorrebbe che tutti salissero su quei monti e vi si ritemprassero e ne godessero, come ne ha goduto e vi si è ritemprata lei.

In un suo scritto intitolato L’Abetone pistoiese, descrive la visita fatta a Gavinana rievocando le gesta del Ferrucci nella battaglia del 1530 qui combattuta per la libertà della Repubblica di Firenze.