sabato 12 dicembre 2020

libri. «L’ARMATA DIMENTICATA» I PRIGIONIERI TOSCANI DECEDUTI NEI CAMPI DI PRIGIONIA DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

 Oltre 4.000 persone che non ritorneranno nelle loro terre, dai loro cari. Diventati invisibili, da dimenticare e condannare al loro destino. Unica colpa: essere stati catturati vivi dal nemico. Molti anche della Montagna Pistoiese

FIRENZE-MONTAGNA. La cosa che impressiona maggiormente sfogliando L’armata dimenticata, curata da Antonio Losi per le Edizioni dell’Assemblea del Consiglio Regionale della Toscana, recentemente pubblicato, è il numero delle pagine: 619, di cui quasi 600 con, uno dopo l’altro: un nome, un cognome, la data di nascita, quella morte e il luogo di sepoltura.

Sono i soldati toscani caduti prigionieri durante la Prima guerra mondiale, morti di stenti e malattie nei campi di prigionia austroungarici e tedeschi, dietro cui si cela spesso una giovane vita spezzata, troncata e violata; una famiglia e degli affetti.

Un interminabile elenco, per niente asettico, frutto di un lungo lavoro di ricerca. Nomi che gridano “perché”?

Oltre 4.000 persone che non ritorneranno nelle loro terre, dai loro cari. Diventati invisibili, dimenticati e condannati al loro destino. Unica colpa: essere stati catturati vivi dal nemico.

“Con l’ultimo anno di guerra, il numero dei nostri soldati prigionieri raggiungerà la cifra di 600.000 unità, di cui oltre 100.000 si riveleranno destinati a trovare una morte orribile e solitaria in terra straniera. Oltre alla fame, alle malattie, al clima rigido ed ai massacranti lavori pesanti imposti in maniera assolutamente arbitraria, l’alto numero di decessi risulterà imputabile anche a tutta una serie di odiosi comportamenti assunti dal nostro Comando Supremo e dal Governo Italiano”.

Infatti spiega nell’introduzione Antonio Losi: “Secondo il pensiero delle autorità militari e politiche italiane, la prigionia non era l’effetto naturale di una battaglia perduta, ma era invece imputabile ad uno scarso spirito bellico dei militari catturati, che non si meritavano di conseguenza alcun aiuto dalla madrepatria.”

Si arrivò persino ad ostacolare gli aiuti prestati dalla famiglie dei prigionieri.

Toccanti, crude le testimonianze di alcuni prigionieri riportate nella prima parte del libro.

I nomi sono organizzati per Provincia e Comune. Tanti, troppi, dove “troppo” è già uno.

Si consulta l’indice, si va al proprio comune. Si riconoscono i cognomi. Ci si interroga?

Un Albo d’Onore. Per ricordare.

SCHEDA DEL LIBRO

TitoloL’Armata Dimenticata
SottotitoloAlbo d’Onore dei soldati nati in Toscana deceduti nei campi di prigionia della Prima Guerra Mondiale
CuratoreAntonio Losi
SezioneMemorie
Formato17×24
Pagine619
Anno2020
ISBN978-88-85617-74-2

La versione digitale si scarica dal seguente link: L’Armata Dimenticata

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