Oltre 1000 pagine con notizie anche della Montagna Pistoiese
MONTAGNA PISTOIESE. 1863-1963 i Cento anni del
Club alpino italiano è un’opera poderosa di oltre 1000 pagine
pubblicato dal Cai in occasione del centenario dalla sua fondazione,
celebrato nel 1963.
Il libro, esaurito da tempo, reperibile solo nelle librerie
antiquarie con un prezzo oscillante tra i 40 e i 70 euro, è stato
digitalizzato ed è scaricabile liberamente in formato Pdf dal sito
www.cai.it, oppure utilizzano
il seguente link diretto:
https://www.cai.it/wp-content/uploads/2019/03/1863-1963-I-100-anni-del-CAI.pdf.
Un annuario denso di notizie e avvenimenti che hanno fatto la
storia dell’associazione nei primi 100 anni a partire dal nucleo
originario costituitosi a Torino.
Il volume suddiviso in due sezioni: Gli uomini e I
mezzi, contiene
una ricca e interessante sezione dedicata ai rifugi ed ai bivacchi di
tutta Italia.
domenica 31 marzo 2019
mercoledì 13 marzo 2019
LA LEGGENDA DEL “GIRO DEL DIAVOLO”
L’eterna lotta tra il bene e il male in un racconto di
Giuseppe Lipparini ambientato sull’Alpe di San Pellegrino
SAN PELLEGRINO IN ALPE. Ancora un diavolo al centro delle storie e delle leggende popolari con l’eterna lotta tra il bene e il male.
Una delle più note è ambientata nell’alta Garfagnana a San Pellegrino in Alpe, dove “la vallata scende fra boschi e prati, segnata da sentieri tortuosi, rigata da torrenti chiari.
Ma alzando gli occhi già attoniti e stupiti per quella dolcezza, ecco altissime all’estremo orizzonte, in un gran cerchio che lo ricinge tutto, erte, aguzze, nitide contro il cielo così trasparente che quasi non pare, azzurre e già un po’ rosate nelle cime, ecco apparir le Apuane”.
Ed è la limpida e chiara la prosa dello scrittore Giuseppe Lipparini, particolarmente legato ai monti dell’Appenino tosco-emiliano, che scrive de Il Santo che abitava in un faggio, uno dei racconti de Il Lume a Petrolio e altri diporti pubblicato nel 1942.
SAN PELLEGRINO IN ALPE. Ancora un diavolo al centro delle storie e delle leggende popolari con l’eterna lotta tra il bene e il male.
Una delle più note è ambientata nell’alta Garfagnana a San Pellegrino in Alpe, dove “la vallata scende fra boschi e prati, segnata da sentieri tortuosi, rigata da torrenti chiari.
Ma alzando gli occhi già attoniti e stupiti per quella dolcezza, ecco altissime all’estremo orizzonte, in un gran cerchio che lo ricinge tutto, erte, aguzze, nitide contro il cielo così trasparente che quasi non pare, azzurre e già un po’ rosate nelle cime, ecco apparir le Apuane”.
Ed è la limpida e chiara la prosa dello scrittore Giuseppe Lipparini, particolarmente legato ai monti dell’Appenino tosco-emiliano, che scrive de Il Santo che abitava in un faggio, uno dei racconti de Il Lume a Petrolio e altri diporti pubblicato nel 1942.
martedì 12 marzo 2019
CAMMINA ITALIA 2019: IN ATTESA DELLE TAPPE SULLA MONTAGNA PISTOIESE
Partita dalla Sardegna la staffetta che percorrerà il
sentiero escursionistico più lungo del mondo. I percorsi della
Montagna Pistoiese ricchi di attrattiva e varietà, con la la
stranezza di un lago sulla cima di un monte
MONTAGNA PISTOIESE. “Cammina Italia Cai 2019”
ha preso il via lo scorso fine settimana dalla Sardegna con due
tappe.
Lago Scaffaiolo |
La grande
escursione a staffetta non continuativa, percorrerà una serie di
tracciati di tutte le regioni italiane del Sentiero Italia Cai,
con il quale quest’anno il Club Alpino Italiano presenta
l’itinerario escursionistico più lungo del mondo con 6880 km “di
grande bellezza”.
Dopo aver percorso
la Sardegna da Nord a Sud e la Sicilia, in questo fine settimana, da
Ovest a Est, gli staffettisti risaliranno la dorsale appenninica, per
poi percorrere l’arco alpino e terminare a Muggia, in provincia di
Trieste.
Etichette:
Abetone,
Cammina Italia Cai 2019,
Cascina di Spedaletto,
Club Alpino Italiano,
Giovanni Bortolotti,
Lago Santo modenese,
Lago Scaffaiolo,
News,
Passo della Collina,
Pracchia
lunedì 11 marzo 2019
FERROVIE DA DIMENTICARE?
Un grande patrimonio storico, culturale, paesaggistico, che
aspetta di essere valorizzato ed una potenziale risorsa turistica ed
economia di zone anch’esse dimenticate
PRACCHIA. Sono circa 8.000 i chilometri di
ferrovie dimenticate, distribuiti in 227 tratte, censiti e
ben documentati dall’Atlante Italiano delle ferrovie in disuso,
pubblicato dall’Istituto Geografico Militare di Firenze.
Costruite a partire dalla seconda metà dell’‘800 sono per lo più abbandonate a se stesse, dismesse trascurate e poco o nulla riconvertite e utilizzate.
Un grande patrimonio storico, culturale, paesaggistico, che aspetta di essere valorizzato ed una potenziale risorsa turistica ed economia di zone anch’esse dimenticate.
Il trenino della Fap |
Costruite a partire dalla seconda metà dell’‘800 sono per lo più abbandonate a se stesse, dismesse trascurate e poco o nulla riconvertite e utilizzate.
Un grande patrimonio storico, culturale, paesaggistico, che aspetta di essere valorizzato ed una potenziale risorsa turistica ed economia di zone anch’esse dimenticate.
domenica 10 marzo 2019
FERROVIE MINORI: NUOVO BANDO PER IL 2019
Un contributo di 50 mila euro per valorizzare le strade
ferrare che hanno fatto la storia della Toscana e dell’Italia come
la linea Porrettana
FIRENZE-PRACCHIA. Il progetto regionale per
valorizzare le ferrovie minori, con un basso tasso di traffico
ma di alta valenza storico, culturale, ambientale e paesaggistico,
iniziato dalla Regione Toscana nel 2014 e proseguito negli
anni successivi con bandi e varie iniziative, continua anche per il
2019.
Ad annunciarlo l’assessore alle infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative Vincenzo Ceccarelli: “Ancora una volta ribadiamo che la volontà della Regione è quella di tenere aperte e valorizzare le ferrovie cosiddette minori, una scelta che può sembrare in controtendenza rispetto a molte altre realtà italiane, ma nella quale noi crediamo molto perché la ferrovia non solo è ancora oggi uno dei mezzi di trasporto più sicuri e sostenibili, ma è un elemento caratterizzante del territorio, che se ben utilizzato può rappresentare anche un volano di sviluppo”.
Treno a vapore alla stazione di Piteccio |
Ad annunciarlo l’assessore alle infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative Vincenzo Ceccarelli: “Ancora una volta ribadiamo che la volontà della Regione è quella di tenere aperte e valorizzare le ferrovie cosiddette minori, una scelta che può sembrare in controtendenza rispetto a molte altre realtà italiane, ma nella quale noi crediamo molto perché la ferrovia non solo è ancora oggi uno dei mezzi di trasporto più sicuri e sostenibili, ma è un elemento caratterizzante del territorio, che se ben utilizzato può rappresentare anche un volano di sviluppo”.
sabato 9 marzo 2019
“PROGETTO ALPE” L’ITALIA SOPRA I 1000 METRI DEL FAI
Un nuovo programma lanciato dal Fondo Ambiente Italiano
rivolto alla valorizzazione e delle terre alte e delle aree interne
in forte sofferenza
MONTAGNA. Spopolamento, dissesto idrogeologico,
territori sempre più emarginati, fanno delle montagne le nuove
problematiche periferie, con luoghi unici, ricchi di elementi
culturali, storici, ambientali e architettonici che rischiano di
perdersi per sempre.
Da queste considerazioni emerse durante il XXIII Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari del Fai tenutosi a Brescia il 16 e 17 febbraio scorso che il Fondo Ambiente Italiano muove per lanciare su tutto il territorio nazionale il “Progetto Alpe”, primo progetto organico per il restauro, valorizzazione e gestione dei beni dell’Italia delle terre alte e delle aree interne.
Alpe Pedronia e Madrera, Talamona (So) |
Da queste considerazioni emerse durante il XXIII Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari del Fai tenutosi a Brescia il 16 e 17 febbraio scorso che il Fondo Ambiente Italiano muove per lanciare su tutto il territorio nazionale il “Progetto Alpe”, primo progetto organico per il restauro, valorizzazione e gestione dei beni dell’Italia delle terre alte e delle aree interne.
FRANCO CARDINI PRESENTA: «LA MONTAGNA FORTIFICATA»
Il noto storico medievalista interverrà a Palazzo Achilli
di Gavinana, domenica 17 marzo, alla presentazione del libro
pubblicato dai Gruppi di Studi Alta Valle del Reno e Alta Val di Lima
GAVINANA. Lo storico-saggista e professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze Franco Cardini, domenica 17 marzo alle ore 16:00, sarà a Palazzo Achilli di Gavinana, Punto Informativo dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, per presentare il libro La Montagna Fortificata – Castel di Mura, le Torri di Popiglio e il sistema difensivo della Montagna Pistoiese nel Medioevo, pubblicato dal Gruppo di Studi Alta Valle del Reno e dal Gruppo di Studi Alta Val di Lima.
Il volume, frutto di ricerche storiche effettuate sul campo nel corso degli studi su “I palazzi del potere nella montagna fra Bologna, Modena e Pistoia” condotta nel luglio del 2017, vuole dare un contributo alla conoscenza del sistema delle fortificazioni medievali della Montagna Pistoiese, con particolare riferimento a quella dell’Alta Val di Lima, il territorio montano più periferico, dove era necessario presidiare le importanti vie di comunicazioni tra le terre del modenese, lucchese e pistoiese.
GAVINANA. Lo storico-saggista e professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze Franco Cardini, domenica 17 marzo alle ore 16:00, sarà a Palazzo Achilli di Gavinana, Punto Informativo dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, per presentare il libro La Montagna Fortificata – Castel di Mura, le Torri di Popiglio e il sistema difensivo della Montagna Pistoiese nel Medioevo, pubblicato dal Gruppo di Studi Alta Valle del Reno e dal Gruppo di Studi Alta Val di Lima.
Il volume, frutto di ricerche storiche effettuate sul campo nel corso degli studi su “I palazzi del potere nella montagna fra Bologna, Modena e Pistoia” condotta nel luglio del 2017, vuole dare un contributo alla conoscenza del sistema delle fortificazioni medievali della Montagna Pistoiese, con particolare riferimento a quella dell’Alta Val di Lima, il territorio montano più periferico, dove era necessario presidiare le importanti vie di comunicazioni tra le terre del modenese, lucchese e pistoiese.
Iscriviti a:
Post (Atom)