MARESCA. Da poco disponibile online e negli esercizi commerciali della Montagna l’edizione 2019 de “Il Montanaro”, la rivista annuale del Cai di Maresca, che, come viene anticipato, c’è la volontà di farla uscire con una frequenza più ravvicinata.
Pubblicata la prima volta nel 2016 è divenuta in soli 4 anni un appuntamento atteso dagli amanti della Montagna, che inaugura la nuova stagione della sezione locale del Club Alpino Italiano, una delle più attive del panorama toscano.
Tanti, come di consueto, i contenuti e gli approfondimenti proposti. Altrettanto numerose le iniziative e le escursioni organizzate dai soci messe a calendario.
Il numero, dopo i saluti del presidente Alessandro Bini eletto a marzo del 2108, alterna articoli di carattere locale, in cui sono evidenziate le molte possibilità e opportunità offerte dall’Appennino Pistoiese, ad altri di più ampio respiro con esperienze “extraterritoriali”.
Ecco quindi presenta la “Grande Randonnée du demon” della Corsica, percorso trekking molto impegnativo e osannato, che qui viene scherzosamente smitizzato e definito, di m..., ma che comunque fa curriculum.
Il Rifugio del Montanaro |
Nelle 40 pagine, scritte fitte fitte, ampio spazio alle attività istituzionali della Scuola di Escursionismo, del Gruppo Speleologico Montagna Pistoiese, delle attività didattiche rivolte ai “giovani aquilotti” e, non poteva certo mancare, al fiore all’occhiello realizzato, curato e gestito dai soci: il Rifugio, da cui la rivista trae nome, immerso nella Foresta del Teso.
Occhio di riguardo alla sicurezza, con le attività del soccorso alpino e speleologico e all’approfondimento scientifico di aspetti legati all’andare consapevolmente per sentieri con una corretta alimentazione e ben attenti a dove si poggiano i piedi.
L'alpinista Alvise Cucuzzoli |
Chiudono i gustosi consigli utili per tutte le occasioni del famoso alpinista Alvise Cocuzzoli, da seguire pedissequamente, soprattutto riguardo (e qui si passa dalla teoria alla pratica) la “leggera” alimentazione da tenere in alta quota, per avere successo con le gentili pulzelle o a modi alternativi di usare le imbracature, pratica, quest’ultima, consigliata però solo ai più temerari ed esperti.
L’alternanza tra articoli seri e un po’ meno rendono la lettura piacevole e i consigli paradossali imprimono più di ogni altra lezione cosa non deve essere fatto in montagna.
Appuntamento al prossimo anno… o forse anche prima!
Buona montagna e buon anno a tutti.
[Marco Ferrari]
Grazie della tua recensione. Per noi piccoli artigiani della parola montanina è un grande aiuto. Alessandro Ducci CAI Maresca.
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