Rifugio Manzani nei pressi della Doganaccia |
Limestre, Firenze e ritorno era il suo percorso di allenamento che compiva frequentemente.
Alla sua “moto” dava del “tu” chiamandola per nome: Wilma.
Nome di donna, come da donna era la sua bicicletta, senza la canna alta, con i freni a bacchetta e ammortizzata solo dalle braccia.
Antesignano della mountain bike, si spostanva di valle in valle salendo e scendendo i sentieri di crinale in sella alla sua fedele compagna e con a tracollo la sua fisarmonica, per portare musica e allegria nelle varie feste e sagre paesane che si svolgevano fra questi monti.
Un legame forte quello tra il “pedalatore dei crinali” e le montagna, testimoniato dal rifugio a lui intitolato nei pressi del passo della Croce Arcana.
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