Il componimento poetico di Uberto Bianchi dedicato alla
Montagna Pistoiese scritto nel 1930
MONTAGNA PISTOIESE. Storia e natura si fondono nei
versi di Uberto Bianchi scritti nel 1930.
Insieme ad altri componimenti poetici dedicati alla Montagna Pistoiese sono stati raccolti nel libro Sulla via
di Gavinana.
AI MONTI
Montagne, tra il verde
frastaglio
s’insinua il mio spirito alacre:
Su tronchi di
torri pagane
s’innalza gli aculei sottili:
così
primavera fiorisce
dell’itale genti nel Mille.
Rosseggiando i bei campanili;
ondeggiano
ovunque le squille.
Or dadi lanciati dal sommo
Dell’erta
per mano di un biondo
folletto punteggiato i forri:
s’aggruppano
a sfida dei venti
sui vividi coni superbi:
son mistiche
case, son ville,
che attraggon gli stanchi al riposo.
Ma i lumi che accendono gli archi
di
case nerastre e angiporti
e fanno sognare dei morti
fantasmi
di Etruria e di Roma;
dell’aspro Medioevo fiorito
dai
margini, freschi nel maggio,
tra raggi di luna e mandole
tra faggi, tra pini ed abeti
e
macchie giallastre e scopeti
e cardi setati e mortelle
ed
erbe minute sul poggio,
composero questa canzone.
Si rompe il silenzio sul greto
tra
chiacchere brevi e scurrili:
alluma il tendaggio,
lontano,
rubesta fin l’ultima crina,
con danza di veli,
la luna
Uberto Bianchi
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Uberto
Bianchi, Sulla via di Gavinana, Edizioni del Gruppo di cultura
fiorentina degl’Isvici, Firenze, 1930
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