I versi dedicati alla Natività di Nostro Signore composti
nel 1930 dal “Poeta” come veniva chiamato nel piccolo borgo della
Montagna Pistoiese
GAVINANA. La poesia dedicata al Natale di Giuseppe
Geri da Gavinana, conosciuto nel piccolo borgo di Gavinana come “Il
Poeta”.
Fa parte della raccolta pubblicata nel 1930 Fiori di Bosco.
NATALE
I
Raccontava una nonna ai nipotini
mentre faceva a lor la ninna nanna:
Oggi nacque Gesù nella capanna,
oggi è Natale, festa dei bambini.
Oh non sentite voi quel dolce suono
che al cuore porta la felicità?
oggi è Natale; quel Natale buono
che il piccolo Gesù benedirà.
Così gli raccontava la vecchietta
ai bimbi che teneva sui ginocchi,
e li baciava, in una forte stretta,
e una lagrima cadde dai suoi occhi.
Quella lagrima sua cosa voleva
dire ai suoi nipotini, non lo so.
Forse pensava, forse in cuor tesseva
tutti gli anni migliori che passo?
Forse pensava a quest’altro Natale,
che essendo vecchia non ci sarà più:
posò la mano scarna sul grembiale
e ripeteva ancor: nato è Gesù…
II
Qualcosa di dolcezza ognuno assale,
ogni vago giochetto ci trastulla,
e torna ciascun’anima fanciulla
in questa bella notte di Natale.
Soffia leggermente il maestrale,
splende la luna, la campagna è brulla:
dorme il bambin celeste nella culla
e un profumo d’incenso al cielo sale.
Dalla monumentale antica torre
parte a distesa un doppio di campane,
suonan la pace, e la benedizione...
L’eco risponde nell’immense forre,
ognuno in cuore suo pensa al dimane
e nuova proverà consolazione.
Giuseppe Geri
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