Oltre 1000 pagine con notizie anche della Montagna Pistoiese
MONTAGNA PISTOIESE. 1863-1963 i Cento anni del
Club alpino italiano è un’opera poderosa di oltre 1000 pagine
pubblicato dal Cai in occasione del centenario dalla sua fondazione,
celebrato nel 1963.
Il libro, esaurito da tempo, reperibile solo nelle librerie
antiquarie con un prezzo oscillante tra i 40 e i 70 euro, è stato
digitalizzato ed è scaricabile liberamente in formato Pdf dal sito
www.cai.it, oppure utilizzano
il seguente link diretto:
https://www.cai.it/wp-content/uploads/2019/03/1863-1963-I-100-anni-del-CAI.pdf.
Un annuario denso di notizie e avvenimenti che hanno fatto la
storia dell’associazione nei primi 100 anni a partire dal nucleo
originario costituitosi a Torino.
Il volume suddiviso in due sezioni: Gli uomini e I
mezzi, contiene
una ricca e interessante sezione dedicata ai rifugi ed ai bivacchi di
tutta Italia.
domenica 31 marzo 2019
mercoledì 13 marzo 2019
LA LEGGENDA DEL “GIRO DEL DIAVOLO”
L’eterna lotta tra il bene e il male in un racconto di
Giuseppe Lipparini ambientato sull’Alpe di San Pellegrino
SAN PELLEGRINO IN ALPE. Ancora un diavolo al centro delle storie e delle leggende popolari con l’eterna lotta tra il bene e il male.
Una delle più note è ambientata nell’alta Garfagnana a San Pellegrino in Alpe, dove “la vallata scende fra boschi e prati, segnata da sentieri tortuosi, rigata da torrenti chiari.
Ma alzando gli occhi già attoniti e stupiti per quella dolcezza, ecco altissime all’estremo orizzonte, in un gran cerchio che lo ricinge tutto, erte, aguzze, nitide contro il cielo così trasparente che quasi non pare, azzurre e già un po’ rosate nelle cime, ecco apparir le Apuane”.
Ed è la limpida e chiara la prosa dello scrittore Giuseppe Lipparini, particolarmente legato ai monti dell’Appenino tosco-emiliano, che scrive de Il Santo che abitava in un faggio, uno dei racconti de Il Lume a Petrolio e altri diporti pubblicato nel 1942.
SAN PELLEGRINO IN ALPE. Ancora un diavolo al centro delle storie e delle leggende popolari con l’eterna lotta tra il bene e il male.
Una delle più note è ambientata nell’alta Garfagnana a San Pellegrino in Alpe, dove “la vallata scende fra boschi e prati, segnata da sentieri tortuosi, rigata da torrenti chiari.
Ma alzando gli occhi già attoniti e stupiti per quella dolcezza, ecco altissime all’estremo orizzonte, in un gran cerchio che lo ricinge tutto, erte, aguzze, nitide contro il cielo così trasparente che quasi non pare, azzurre e già un po’ rosate nelle cime, ecco apparir le Apuane”.
Ed è la limpida e chiara la prosa dello scrittore Giuseppe Lipparini, particolarmente legato ai monti dell’Appenino tosco-emiliano, che scrive de Il Santo che abitava in un faggio, uno dei racconti de Il Lume a Petrolio e altri diporti pubblicato nel 1942.
martedì 12 marzo 2019
CAMMINA ITALIA 2019: IN ATTESA DELLE TAPPE SULLA MONTAGNA PISTOIESE
Partita dalla Sardegna la staffetta che percorrerà il
sentiero escursionistico più lungo del mondo. I percorsi della
Montagna Pistoiese ricchi di attrattiva e varietà, con la la
stranezza di un lago sulla cima di un monte
MONTAGNA PISTOIESE. “Cammina Italia Cai 2019”
ha preso il via lo scorso fine settimana dalla Sardegna con due
tappe.
Lago Scaffaiolo |
La grande
escursione a staffetta non continuativa, percorrerà una serie di
tracciati di tutte le regioni italiane del Sentiero Italia Cai,
con il quale quest’anno il Club Alpino Italiano presenta
l’itinerario escursionistico più lungo del mondo con 6880 km “di
grande bellezza”.
Dopo aver percorso
la Sardegna da Nord a Sud e la Sicilia, in questo fine settimana, da
Ovest a Est, gli staffettisti risaliranno la dorsale appenninica, per
poi percorrere l’arco alpino e terminare a Muggia, in provincia di
Trieste.
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lunedì 11 marzo 2019
FERROVIE DA DIMENTICARE?
Un grande patrimonio storico, culturale, paesaggistico, che
aspetta di essere valorizzato ed una potenziale risorsa turistica ed
economia di zone anch’esse dimenticate
PRACCHIA. Sono circa 8.000 i chilometri di
ferrovie dimenticate, distribuiti in 227 tratte, censiti e
ben documentati dall’Atlante Italiano delle ferrovie in disuso,
pubblicato dall’Istituto Geografico Militare di Firenze.
Costruite a partire dalla seconda metà dell’‘800 sono per lo più abbandonate a se stesse, dismesse trascurate e poco o nulla riconvertite e utilizzate.
Un grande patrimonio storico, culturale, paesaggistico, che aspetta di essere valorizzato ed una potenziale risorsa turistica ed economia di zone anch’esse dimenticate.
Il trenino della Fap |
Costruite a partire dalla seconda metà dell’‘800 sono per lo più abbandonate a se stesse, dismesse trascurate e poco o nulla riconvertite e utilizzate.
Un grande patrimonio storico, culturale, paesaggistico, che aspetta di essere valorizzato ed una potenziale risorsa turistica ed economia di zone anch’esse dimenticate.
domenica 10 marzo 2019
FERROVIE MINORI: NUOVO BANDO PER IL 2019
Un contributo di 50 mila euro per valorizzare le strade
ferrare che hanno fatto la storia della Toscana e dell’Italia come
la linea Porrettana
FIRENZE-PRACCHIA. Il progetto regionale per
valorizzare le ferrovie minori, con un basso tasso di traffico
ma di alta valenza storico, culturale, ambientale e paesaggistico,
iniziato dalla Regione Toscana nel 2014 e proseguito negli
anni successivi con bandi e varie iniziative, continua anche per il
2019.
Ad annunciarlo l’assessore alle infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative Vincenzo Ceccarelli: “Ancora una volta ribadiamo che la volontà della Regione è quella di tenere aperte e valorizzare le ferrovie cosiddette minori, una scelta che può sembrare in controtendenza rispetto a molte altre realtà italiane, ma nella quale noi crediamo molto perché la ferrovia non solo è ancora oggi uno dei mezzi di trasporto più sicuri e sostenibili, ma è un elemento caratterizzante del territorio, che se ben utilizzato può rappresentare anche un volano di sviluppo”.
Treno a vapore alla stazione di Piteccio |
Ad annunciarlo l’assessore alle infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative Vincenzo Ceccarelli: “Ancora una volta ribadiamo che la volontà della Regione è quella di tenere aperte e valorizzare le ferrovie cosiddette minori, una scelta che può sembrare in controtendenza rispetto a molte altre realtà italiane, ma nella quale noi crediamo molto perché la ferrovia non solo è ancora oggi uno dei mezzi di trasporto più sicuri e sostenibili, ma è un elemento caratterizzante del territorio, che se ben utilizzato può rappresentare anche un volano di sviluppo”.
sabato 9 marzo 2019
“PROGETTO ALPE” L’ITALIA SOPRA I 1000 METRI DEL FAI
Un nuovo programma lanciato dal Fondo Ambiente Italiano
rivolto alla valorizzazione e delle terre alte e delle aree interne
in forte sofferenza
MONTAGNA. Spopolamento, dissesto idrogeologico,
territori sempre più emarginati, fanno delle montagne le nuove
problematiche periferie, con luoghi unici, ricchi di elementi
culturali, storici, ambientali e architettonici che rischiano di
perdersi per sempre.
Da queste considerazioni emerse durante il XXIII Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari del Fai tenutosi a Brescia il 16 e 17 febbraio scorso che il Fondo Ambiente Italiano muove per lanciare su tutto il territorio nazionale il “Progetto Alpe”, primo progetto organico per il restauro, valorizzazione e gestione dei beni dell’Italia delle terre alte e delle aree interne.
Alpe Pedronia e Madrera, Talamona (So) |
Da queste considerazioni emerse durante il XXIII Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari del Fai tenutosi a Brescia il 16 e 17 febbraio scorso che il Fondo Ambiente Italiano muove per lanciare su tutto il territorio nazionale il “Progetto Alpe”, primo progetto organico per il restauro, valorizzazione e gestione dei beni dell’Italia delle terre alte e delle aree interne.
FRANCO CARDINI PRESENTA: «LA MONTAGNA FORTIFICATA»
Il noto storico medievalista interverrà a Palazzo Achilli
di Gavinana, domenica 17 marzo, alla presentazione del libro
pubblicato dai Gruppi di Studi Alta Valle del Reno e Alta Val di Lima
GAVINANA. Lo storico-saggista e professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze Franco Cardini, domenica 17 marzo alle ore 16:00, sarà a Palazzo Achilli di Gavinana, Punto Informativo dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, per presentare il libro La Montagna Fortificata – Castel di Mura, le Torri di Popiglio e il sistema difensivo della Montagna Pistoiese nel Medioevo, pubblicato dal Gruppo di Studi Alta Valle del Reno e dal Gruppo di Studi Alta Val di Lima.
Il volume, frutto di ricerche storiche effettuate sul campo nel corso degli studi su “I palazzi del potere nella montagna fra Bologna, Modena e Pistoia” condotta nel luglio del 2017, vuole dare un contributo alla conoscenza del sistema delle fortificazioni medievali della Montagna Pistoiese, con particolare riferimento a quella dell’Alta Val di Lima, il territorio montano più periferico, dove era necessario presidiare le importanti vie di comunicazioni tra le terre del modenese, lucchese e pistoiese.
GAVINANA. Lo storico-saggista e professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Firenze Franco Cardini, domenica 17 marzo alle ore 16:00, sarà a Palazzo Achilli di Gavinana, Punto Informativo dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese, per presentare il libro La Montagna Fortificata – Castel di Mura, le Torri di Popiglio e il sistema difensivo della Montagna Pistoiese nel Medioevo, pubblicato dal Gruppo di Studi Alta Valle del Reno e dal Gruppo di Studi Alta Val di Lima.
Il volume, frutto di ricerche storiche effettuate sul campo nel corso degli studi su “I palazzi del potere nella montagna fra Bologna, Modena e Pistoia” condotta nel luglio del 2017, vuole dare un contributo alla conoscenza del sistema delle fortificazioni medievali della Montagna Pistoiese, con particolare riferimento a quella dell’Alta Val di Lima, il territorio montano più periferico, dove era necessario presidiare le importanti vie di comunicazioni tra le terre del modenese, lucchese e pistoiese.
giovedì 28 febbraio 2019
LA POETESSA PASTORA IN SCENA
Doppio appuntamento dedicato a Beatrice per sabato 2 marzo:
alle ore 16 a Pian degli Ontani conferenza organizzata dal Centro
Studi Beatrice e alle ore 21 rappresentazione teatrale al Mascagni di
Popiglio
PIAN DEGLI ONTANI-POPIGLIO. Doppio appuntamento con Beatrice, la poetessa pastora nata al Conio, piccola località del Melo nel Comune di Cutigliano nel 1802.
Sabato 2 marzo alle ore 16 in Piazza dell’Acerone il Centro Studi Beatrice ospita Elisabetta Salvatori autrice e interprete di Piantate in terra come un faggio e una croce, monologo teatrale incentrato sulla vita della poetessa di Pian degli Ontani e a Caterina da Siena, che andrà in scena alle 21 al Teatro Mascagni di Popiglio e lo storico Lorenzo Cipriani che parleranno della genesi della rappresentazione.
All’incontro “La poetessa pastora va in scena, Beatrice dalla cultura popolare alla cultura di massa”, interverranno i rappresentati dei Comuni di Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio.
PIAN DEGLI ONTANI-POPIGLIO. Doppio appuntamento con Beatrice, la poetessa pastora nata al Conio, piccola località del Melo nel Comune di Cutigliano nel 1802.
Sabato 2 marzo alle ore 16 in Piazza dell’Acerone il Centro Studi Beatrice ospita Elisabetta Salvatori autrice e interprete di Piantate in terra come un faggio e una croce, monologo teatrale incentrato sulla vita della poetessa di Pian degli Ontani e a Caterina da Siena, che andrà in scena alle 21 al Teatro Mascagni di Popiglio e lo storico Lorenzo Cipriani che parleranno della genesi della rappresentazione.
All’incontro “La poetessa pastora va in scena, Beatrice dalla cultura popolare alla cultura di massa”, interverranno i rappresentati dei Comuni di Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio.
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mercoledì 27 febbraio 2019
«MI SONO PERSO IN APPENNINO» DI GIAN LUCA GASCA
Alla ricerca di un’Italia che resiste tra montagne che
muoiono e risorgono ogni tanto dall’abisso. Piccoli paesi di una
bellezza unica e, tra quelli visitati dall’autore, c’è anche
Cutigliano
MONTAGNA PISTOIESE. Non ci si capita per caso in Appennino.
No, non si finisce per caso in quei piccoli borghi arroccati sui monti che si vedono sfrecciando lungo l’Autostrada del Sole.
Sono piccoli paesi, luoghi di seconde case, vecchie abitazioni ereditate da parenti e ormai popolate solo d’estate.
Posti dove si torna per dare forme, odori e colori ai racconti dei nonni. Nicelli, Cutigliano, Balze, Magliano De’ Marsi, Grumento Nova, Mammola, Serra Pedace…
Si potrebbe continuare all’infinito senza che nessuno riconosca un nome.
È questa la bellezza dell’Appennino. Sono montagne che muoiono e risorgono ogni tanto dall’abisso.
MONTAGNA PISTOIESE. Non ci si capita per caso in Appennino.
No, non si finisce per caso in quei piccoli borghi arroccati sui monti che si vedono sfrecciando lungo l’Autostrada del Sole.
Sono piccoli paesi, luoghi di seconde case, vecchie abitazioni ereditate da parenti e ormai popolate solo d’estate.
Posti dove si torna per dare forme, odori e colori ai racconti dei nonni. Nicelli, Cutigliano, Balze, Magliano De’ Marsi, Grumento Nova, Mammola, Serra Pedace…
Si potrebbe continuare all’infinito senza che nessuno riconosca un nome.
È questa la bellezza dell’Appennino. Sono montagne che muoiono e risorgono ogni tanto dall’abisso.
martedì 26 febbraio 2019
UN ACQUARELLO DALLA MONTAGNA
Una piccola opera d’arte in una cartolina dei primi del
‘900, con racchiusa storia e natura della Montagna Pistoiese
GAVINANA. Una piccola opera d’arte in una
cartolina acquerellata dei primi del ‘900, con racchiusa
storia e natura della Montagna Pistoiese.
Nel quadretto è raffigurata la ex-Casa Battisti sul cui ballatoio si svolge l’atto finale della Battaglia di Gavinana del 1530 con Fabrizio Maramaldo che pugnala a morte Francesco Ferrucci capitano delle truppe della Repubblica di Firenze.
La casa diventerà negli anni ‘30 la sede del Museo Ferrucciano.
Sul lato destro, diviso da un ramoscello fiorito, le risorse dell’Appennino: le montagna, l’acqua fresca e limpida e il verde degli alberi.
Casa Battistini sede del futuro Museo in una cartolina di inizio ‘900 |
Nel quadretto è raffigurata la ex-Casa Battisti sul cui ballatoio si svolge l’atto finale della Battaglia di Gavinana del 1530 con Fabrizio Maramaldo che pugnala a morte Francesco Ferrucci capitano delle truppe della Repubblica di Firenze.
La casa diventerà negli anni ‘30 la sede del Museo Ferrucciano.
Sul lato destro, diviso da un ramoscello fiorito, le risorse dell’Appennino: le montagna, l’acqua fresca e limpida e il verde degli alberi.
VENTI DA URAGANO ALLA CROCE ARCANA
Le raffiche hanno superato più volte i 150 km/h con una punta
massima di 167 km/h
CROCE ARCANA. Venti da uragano, sabato 23
febbraio, alla Croce Arcana con raffiche che hanno superato più
volte i 150 km/h.
Il vento già molto forte dal giorno precedente con una velocità media costantemente sopra i 50 km/h è salito di intensità dalle prime ore del mattino e alle 9 la forza del vento era di 11 gradi su scala 12 di Beaufort, classificato quindi come “fortunale” con una velocità media superiore ai 100 km/h, mentre le raffiche erano comprese tra i 130 e i 140 km/h.
Nel pomeriggio intorno alle 16 la raffica più violenta ha raggiunto la ragguardevole velocità di 167 km/h.
Ieri 25 febbraio il vento è calato di intensità e la media oscillava tra gli 80 e i 120 km/h con una raffica salita a quasi 170km/h
Croce Arcana |
Il vento già molto forte dal giorno precedente con una velocità media costantemente sopra i 50 km/h è salito di intensità dalle prime ore del mattino e alle 9 la forza del vento era di 11 gradi su scala 12 di Beaufort, classificato quindi come “fortunale” con una velocità media superiore ai 100 km/h, mentre le raffiche erano comprese tra i 130 e i 140 km/h.
Nel pomeriggio intorno alle 16 la raffica più violenta ha raggiunto la ragguardevole velocità di 167 km/h.
Ieri 25 febbraio il vento è calato di intensità e la media oscillava tra gli 80 e i 120 km/h con una raffica salita a quasi 170km/h
lunedì 25 febbraio 2019
“SICURI IN MONTAGNA”, LE PILLOLE DEL SOCCORSO ALPINO
Preziosi consigli per affrontare al meglio e in sicurezza la
montagna
YOUTUBE. Sul canale YouTube del CorpoNazionale Soccorso Alpino e Speleologico, sono disponibili dal 13 di gennaio delle brevi pillole settimanali con preziosi consigli su come affrontare al meglio e in sicurezza la montagna.
La serie si intitola “Sicuri in montagna” e vede come protagonisti narranti l’alpinista Geppo e il suo “angelo custode” Franz.
YOUTUBE. Sul canale YouTube del CorpoNazionale Soccorso Alpino e Speleologico, sono disponibili dal 13 di gennaio delle brevi pillole settimanali con preziosi consigli su come affrontare al meglio e in sicurezza la montagna.
La serie si intitola “Sicuri in montagna” e vede come protagonisti narranti l’alpinista Geppo e il suo “angelo custode” Franz.
domenica 24 febbraio 2019
LA VILLA SU DUE VALLATE
Venne costruita da Attilio Bellesi sul Monte Oppio i primi
del ‘900
MONTE OPPIO. Il passo del Monte Oppio (m. 821) fa da spartiacque fra il versante tirrenico e quello adriatico.
Ad inizio ‘900 l’ingegnere ferroviario Attilio Bellesi vi costruì la villa omonima con vista sulle due vallate e sulle montagne circostanti.
Oggi, come altri edifici storici della Montagna Pistoiese in precarie condizioni.
MONTE OPPIO. Il passo del Monte Oppio (m. 821) fa da spartiacque fra il versante tirrenico e quello adriatico.
Ad inizio ‘900 l’ingegnere ferroviario Attilio Bellesi vi costruì la villa omonima con vista sulle due vallate e sulle montagne circostanti.
Oggi, come altri edifici storici della Montagna Pistoiese in precarie condizioni.
LA VIABILITÀ IN MONTAGNA IN MOSTRA A CUTIGLIANO
L’esposizione curata da Isabella Lenzini è stata
inaugurata ieri sabato 23 febbraio a Palazzo dei Capitani
CUTIGLIANO. È stata inaugurata ieri, sabato 23
febbraio alle ore 17:30, al Centro espositivo del Palazzo dei
Capitani di Cutigliano, la mostra: Percorso Lungo la Storia –
Viabilità della Montagna Pistoiese
dall’antichità’ ai Lorena, curata dalla cutiglianese
Isabella Lenzini.
L’iniziativa è organizzata all’interno della Festa della Toscana giunta alla 19a edizione, intitolata “Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civiltà per l’Europa dedicata”.
Tanti gli aspetti e gli eventi storici legati al Granducato che hanno segnato, condizionato e cambiato profondamente la Toscana e l’Italia.
Il passo dell’Abetone
|
L’iniziativa è organizzata all’interno della Festa della Toscana giunta alla 19a edizione, intitolata “Dai Medici ai Lorena: il Granducato di Toscana, faro di civiltà per l’Europa dedicata”.
Tanti gli aspetti e gli eventi storici legati al Granducato che hanno segnato, condizionato e cambiato profondamente la Toscana e l’Italia.
sabato 23 febbraio 2019
IL SECOLARE ABETE ROSSO DEL LAGO NERO
“Veduti nell’ora del tramonto han luci e riflessi di
fuoco”
VALLE DEL SESTAIONE. «Vi
sono di tali piante verso il Lago Nero che hanno più di trecento
anni.
L’abete rosso non è indigeno dell’Italia, né si produce spontaneo in queste nostre terre boscose.
Da chi fu importato quassù? E in qual tempo?
È il mistero di queste secolari foreste.
Veduti nell’ora del tramonto del sole, uno di quei tramonti che chiudono un bel giorno d’estate e che han luci e riflessi di fuoco, quei tronchi di alberi che paion fusi nel bronzo, con rami di un bel verde metallico, sono di un aspetto stranissimo.»
___
T. Ravaschieri, L’Abetone pistoiese in La Lettura, a cura di A. De’ Negri e C. e R. Giusti, Bologna, Zanichelli, 1916, pp. 89-90
La foresta dell’Abetone
|
L’abete rosso non è indigeno dell’Italia, né si produce spontaneo in queste nostre terre boscose.
Da chi fu importato quassù? E in qual tempo?
È il mistero di queste secolari foreste.
Veduti nell’ora del tramonto del sole, uno di quei tramonti che chiudono un bel giorno d’estate e che han luci e riflessi di fuoco, quei tronchi di alberi che paion fusi nel bronzo, con rami di un bel verde metallico, sono di un aspetto stranissimo.»
___
T. Ravaschieri, L’Abetone pistoiese in La Lettura, a cura di A. De’ Negri e C. e R. Giusti, Bologna, Zanichelli, 1916, pp. 89-90
ONLINE IL SENTIERO ITALIA
Info e aggiornamenti sul più lungo itinerario
escursionistico al mondo con 368 tappe che uniscono il Paese dalla
Sardegna alle Alpi, per vivere un’avventura zaino in spalla, nel
cuore e nell’anima della nostra Italia
MONTAGNA. È on line dal 18 febbraio sentieroitalia.cai.it, il portale del Cai dedicato all’autostrada verde dell’Italia, il più lungo itinerario escursionistico al mondo con ben 6880 km di grande bellezza.
IL SENTIERO ITALIA
Ideato nel 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti, riuniti poi nell’omonima Associazione,il Sentiero Italia diventa ora “Cai” grazie all’indispensabile contributo delle centinaia di volontari che che ne hanno individuato e verificato nel dettaglio il percorso, i posti tappa e la segnaletica.
MONTAGNA. È on line dal 18 febbraio sentieroitalia.cai.it, il portale del Cai dedicato all’autostrada verde dell’Italia, il più lungo itinerario escursionistico al mondo con ben 6880 km di grande bellezza.
IL SENTIERO ITALIA
Ideato nel 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti, riuniti poi nell’omonima Associazione,il Sentiero Italia diventa ora “Cai” grazie all’indispensabile contributo delle centinaia di volontari che che ne hanno individuato e verificato nel dettaglio il percorso, i posti tappa e la segnaletica.
A LE PIASTRE LA SAGRA DELLA POLENDA DOLCE
Domenica 24 febbraio a partire dalle 15:30
LE PIASTRE. Domenica 24 Febbraio, a partire dalle 15:30, torna la storica “Sagra della Polenda Dolce” de Le Piastre organizzata dalla Pro Loco Alta Valle del Reno.
Durante la sagra saranno consegnati i premi, promossi dalla Compagnia dei Ghiacciaioli di Le Piastre, de “Il Ghiacciolo” all’Associazione Amo la Montagna e de “Il Rampino” a Massimo Pisaneschi.
LE PIASTRE. Domenica 24 Febbraio, a partire dalle 15:30, torna la storica “Sagra della Polenda Dolce” de Le Piastre organizzata dalla Pro Loco Alta Valle del Reno.
Durante la sagra saranno consegnati i premi, promossi dalla Compagnia dei Ghiacciaioli di Le Piastre, de “Il Ghiacciolo” all’Associazione Amo la Montagna e de “Il Rampino” a Massimo Pisaneschi.
venerdì 22 febbraio 2019
SCAFFAIOLO 1878: E DOPO LA FESTA IL RIENTRO A CUTIGLIANO
Arriva a termine l’avventura di Fra Fazio con il prezioso aiuto dei somarelli, tra panorami di
montagne e di vallate che non hanno riscontro altro che nella
Svizzera
LAGO SCAFFAIOLO. Si conclude l’avventura di Fra
Fazio sui monti del pistoiese arrivato al Lago Scaffaiolo per
l’inaugurazione del primo rifugio dell’Appennino
tosco-emiliano.
La prima parte della cronaca con il racconto dell’ascensione San Marcello-Gavinana-Lago, è pubblicato in: Scaffaiolo 1878. «Che c’è molto per arrivare al Lago?».
La descrizione dell’allegra festa si trova in: Scaffaiolo 1878: la banda, i somari e gli alpinisti di “gamba poco svelta”.
Per la descrizione del rifugio leggi: Il primo rifugio del Lago Scaffaiolo del 1878.
Discesa dal lago con il somarello |
La prima parte della cronaca con il racconto dell’ascensione San Marcello-Gavinana-Lago, è pubblicato in: Scaffaiolo 1878. «Che c’è molto per arrivare al Lago?».
La descrizione dell’allegra festa si trova in: Scaffaiolo 1878: la banda, i somari e gli alpinisti di “gamba poco svelta”.
Per la descrizione del rifugio leggi: Il primo rifugio del Lago Scaffaiolo del 1878.
GLI AUDIOLIBRI DEL CLUB ALPINO ITALIANO
In collaborazione con Libro Palato Lions di Verbania
verranno messi a disposizione gratuitamente i testi a chi non è in
grado di leggere autonomamente. Primo libro “Cento passi per
volare” di Giuseppe Festa
MONTAGNA PISTOIESE. L’attività del Club Alpino Italiano si ispira da sempre a principi di solidarietà dove l’attività svolta deve essere il più inclusiva possibile senza lasciare indietro nel cammino come nella vita nessuno, aiutando, chi per qualsiasi difficoltà, rimane indietro.
Questo è lo spirito che contraddistingue da anni le molteplici iniziative promosse tramite le varie sezioni territoriali il sodalizio.
MONTAGNA PISTOIESE. L’attività del Club Alpino Italiano si ispira da sempre a principi di solidarietà dove l’attività svolta deve essere il più inclusiva possibile senza lasciare indietro nel cammino come nella vita nessuno, aiutando, chi per qualsiasi difficoltà, rimane indietro.
Questo è lo spirito che contraddistingue da anni le molteplici iniziative promosse tramite le varie sezioni territoriali il sodalizio.
giovedì 21 febbraio 2019
LA STAZIONE DEL “TRENINO” A GAVINANA
Disponeva di due binari per lo scambio dei treni
GAVINANA. La stazione della Fap di Gavinana, situata
al km 10,639,era una delle maggiori delle piccola linea ferroviaria
della Montagna Pistoiese inaugurata nel 1926.
Dotata di due binari per lo scambio dei treni, era composta da un fabbricato viaggiatori di due piani, con affiancati il magazzino merci e il piano caricatore.
La stazione di Gavinana della Fap
da una cartolina degli anni ‘30 |
Dotata di due binari per lo scambio dei treni, era composta da un fabbricato viaggiatori di due piani, con affiancati il magazzino merci e il piano caricatore.
CAI MARESCA, PISTOIA E TOSCANA SU COLLEGAMENTO CORNO ALLE SCALE
Ferma contrarietà alla realizzazione di nuovi impianti a
fune sull’Alto Appennino Pistoiese. “Le risorse economiche siano
almeno in parte dirottate per: sistemazione idrogeologica, viabilità
minore, supporto alle strutture ricettive e riqualificazione
dell’Ospedale Pacini”
MONTAGNA PISTOIESE. Venerdì 15 febbraio al Cinema Lumière di
Bologna nel corso dell’incontro “La politica si occupa della
montagna?” il Presidente del
Cai
Emilia-Romagna Vinicio Ruggeri ha ribadito la
contrarietà del Club Alpino Italiano al progetto di collegare
con impianti a fune il Corno alle Scale alla Doganaccia.
Vedi: Collegamento Coro alle Scale: il Cai ribadisce il proprio no
Posizione già espressa e motivata anche dal Cai Toscana nel febbraio dello scorso anno, che redasse, unitamente alla sezione di Pistoia, un documento condiviso e fatto proprio dalla sezione di Maresca.
Corno alle Scale |
Vedi: Collegamento Coro alle Scale: il Cai ribadisce il proprio no
Posizione già espressa e motivata anche dal Cai Toscana nel febbraio dello scorso anno, che redasse, unitamente alla sezione di Pistoia, un documento condiviso e fatto proprio dalla sezione di Maresca.
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Vinicio Ruggeri
“IL CONTROLLORE” AL MASCAGNI DI POPIGLIO
Storie di viaggiatori e vite di persone che si sfiorano, che
corrono parallele come i binari senza mai incontrarsi. In scena
domenica 24 febbraio alle ore 21
POPIGLIO. Domenica 24 di febbraio alle ore 21 al Teatro Mascagni di Popiglio tornano “Gli Omini” la compagnia teatrale ideatrice del “Progetto T” storie di viaggio e viaggiatori incontrati sulla linea Porrettana, con “Il controllore” continuazione ideale dei precedenti spettacoli “Ci scusiamo per il disagio” e “La corsa speciale”.
Diciassette piccoli mondi, quante sono le fermate che separano Porretta da Bologna, visti a bassa velocità dal finestrino.
Storie di viaggiatori e vite di persone che si sfiorano, che corrono parallele come i binari senza mai incontrarsi.
Tutti insieme nello stesso vagone, fanno finta di essere soli sotto l’occhio attento, distratto, o distrutto del controllore.
POPIGLIO. Domenica 24 di febbraio alle ore 21 al Teatro Mascagni di Popiglio tornano “Gli Omini” la compagnia teatrale ideatrice del “Progetto T” storie di viaggio e viaggiatori incontrati sulla linea Porrettana, con “Il controllore” continuazione ideale dei precedenti spettacoli “Ci scusiamo per il disagio” e “La corsa speciale”.
Diciassette piccoli mondi, quante sono le fermate che separano Porretta da Bologna, visti a bassa velocità dal finestrino.
Storie di viaggiatori e vite di persone che si sfiorano, che corrono parallele come i binari senza mai incontrarsi.
Tutti insieme nello stesso vagone, fanno finta di essere soli sotto l’occhio attento, distratto, o distrutto del controllore.
mercoledì 20 febbraio 2019
LO STEMMA DI CUTIGLIANO, CON L’ORSO DIVENTATO LEONE
La descrizione araldica dello stemma dell’antico comune
della Montagna Pistoiese
CUTIGLIANO. L’orso emblema della Montagna
Pistoiese era in antico lo stemma di Cutigliano.
Col passare del tempo per alterazione e forse in ossequio alla Repubblica Fiorentina si fece leone.
Lo scudo si presenta smerlato su fondo rosso bordeaux con al centro un leone rampante, avente la faccia rivolta a sinistra e un giglio fiorentino in oro sopra la zampa destra.
È attraversato da una banda azzurra con sopra tre gigli fiorentini in oro.
Il tutto è racchiuso da un bordo dorato.
Il leone rampante di Cutigliano |
Col passare del tempo per alterazione e forse in ossequio alla Repubblica Fiorentina si fece leone.
Lo scudo si presenta smerlato su fondo rosso bordeaux con al centro un leone rampante, avente la faccia rivolta a sinistra e un giglio fiorentino in oro sopra la zampa destra.
È attraversato da una banda azzurra con sopra tre gigli fiorentini in oro.
Il tutto è racchiuso da un bordo dorato.
UNA NEWSLETTER CON GLI EVENTI DELLA MONTAGNA PISTOIESE
Il pratico compendio è curato dall’Associazione Ecomuseo
per conto del Comune di San Marcello Piteglio
SAN MARCELLO-PITEGLIO. È stata inviata tramite messaggio WhatsApp agli inscritti al servizio d’informazione gestito dal Comune di San Marcello Piteglio, la newsletter, curata dall’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese, con gli eventi e gli appuntamenti di cultura, sport, tempo libero dal 15 febbraio al 3 marzo.
Un pratico compendio per avere a portata di click ciò che viene organizzato sulla Montagna Pistoiese.
SAN MARCELLO-PITEGLIO. È stata inviata tramite messaggio WhatsApp agli inscritti al servizio d’informazione gestito dal Comune di San Marcello Piteglio, la newsletter, curata dall’Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese, con gli eventi e gli appuntamenti di cultura, sport, tempo libero dal 15 febbraio al 3 marzo.
Un pratico compendio per avere a portata di click ciò che viene organizzato sulla Montagna Pistoiese.
martedì 19 febbraio 2019
PRACCHIA-PIEVEPELAGO, CON GLI “AUTOBUS” DEGLI ANNI ‘30
Un vero e proprio viaggio che durava sei ore sulla strada
postale regia modenese ancora impolverata
PRACCHIA-PIEVEPELAGO. Nel 1930 iniziarono a
diffondersi i primi servizi di trasporto passeggeri con
autovetture.
Anche la Montagna Pistoiese aveva il suo ed era gestito dalla società Galli-Rossi e C.
Un’unica linea: Pracchia-Pievepelago con quattro corse giornaliere, due di andata e altrettante di ritorno.
Di queste una era limitata limitata a Casotti di Cutigliano mentre l’altra proseguiva fino al capolinea.
Pracchia anni ‘20
|
Anche la Montagna Pistoiese aveva il suo ed era gestito dalla società Galli-Rossi e C.
Un’unica linea: Pracchia-Pievepelago con quattro corse giornaliere, due di andata e altrettante di ritorno.
Di queste una era limitata limitata a Casotti di Cutigliano mentre l’altra proseguiva fino al capolinea.
CAMMINI D’ITALIA E DELL’APPENNINO PISTOIESE
Anche la Romea Strata con la tappa montanina nel portale del
Ministero per i Beni Culturali e Ambientali dedicato al cammino lento
MONTAGNA PISTOIESE. È online da poco più di un anno, il portale voluto dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (Mibact) dedicato al cammino lento, consultabile qui.
Una pratica che sempre più sta prendendo, è proprio il caso di di dirlo, “piede”.
Sulla scia del cammino per eccellenza, quello che attraversa l’Europa e porta a Santiago de Compostela, ovunque stanno nascendo e vengono organizzati percorsi segnati e attrezzati per chi vuole mettersi in viaggio e scoprire le bellezze del territorio circostante scoprendo un turismo meno freneico e capace di far conoscere luoghi poco conosciuti ma ricchi di storia, cultura e tradizioni.
MONTAGNA PISTOIESE. È online da poco più di un anno, il portale voluto dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (Mibact) dedicato al cammino lento, consultabile qui.
Una pratica che sempre più sta prendendo, è proprio il caso di di dirlo, “piede”.
Sulla scia del cammino per eccellenza, quello che attraversa l’Europa e porta a Santiago de Compostela, ovunque stanno nascendo e vengono organizzati percorsi segnati e attrezzati per chi vuole mettersi in viaggio e scoprire le bellezze del territorio circostante scoprendo un turismo meno freneico e capace di far conoscere luoghi poco conosciuti ma ricchi di storia, cultura e tradizioni.
CIASPOLATA DI PRIMAVERA PER AIUTARE CHI AIUTA
Si svolgerà domenica 3 marzo nella Foresta Biogenetica di
Pian degli Ontani. I fondi raccolti con le iscrizioni saranno
destinati ad Aisla di Pistoia per il fondamentale servizio di
fisioterapia domiciliare in favore dei malati di Sla
PIAN DEGLI ONTANI. Torna, domenica 3 marzo, la “Ciaspolata di primavera” nella Foresta Biogenetica di Pian degli Ontani.
L’appuntamento annuale, arrivato alla 5a edizione, in favore di Aisla, Associazione Italiana sclerosi laterale amiotrofica, di Pistoia, ha lo scopo di raccogliere i fondi per mantenere il fondamentale servizio di fisioterapia domiciliare gestito dalla Onlus.
La ciaspolata prenderà il via alle ore 10 dalla località Pianaccina; i partecipanti saranno accompagnati nella riserva da una guida del corpo Carabinieri-forestale dello Stato, coadiuvata dagli agenti forestali dell’Unione Comuni Montani Appennino Pistoiese, dal Gruppo trekking Val Sestaione, dal Gruppo Alpini “Aldo Pagliai” di Cutigliano e dalla Pro loco Pian degli Ontani.
PIAN DEGLI ONTANI. Torna, domenica 3 marzo, la “Ciaspolata di primavera” nella Foresta Biogenetica di Pian degli Ontani.
L’appuntamento annuale, arrivato alla 5a edizione, in favore di Aisla, Associazione Italiana sclerosi laterale amiotrofica, di Pistoia, ha lo scopo di raccogliere i fondi per mantenere il fondamentale servizio di fisioterapia domiciliare gestito dalla Onlus.
La ciaspolata prenderà il via alle ore 10 dalla località Pianaccina; i partecipanti saranno accompagnati nella riserva da una guida del corpo Carabinieri-forestale dello Stato, coadiuvata dagli agenti forestali dell’Unione Comuni Montani Appennino Pistoiese, dal Gruppo trekking Val Sestaione, dal Gruppo Alpini “Aldo Pagliai” di Cutigliano e dalla Pro loco Pian degli Ontani.
lunedì 18 febbraio 2019
COLLEGAMENTO CORNO ALLE SCALE: IL CAI RIBADISCE IL PROPRIO “NO”
“Le risorse economiche devono essere destinate a scelte
durature e sostenibili. Come Cai reputiamo che investire ingenti
somme in un unico punto e in un unico settore rappresenti una pessima
gestione dei soldi pubblici”
BOLOGNA. Il Club Alpino Italiano ribadisce la
propria contrarietà al progetto di collegare con impianti a fune il
Corno alle Scale alla Doganaccia, nell’Appennino
Tosco-Emiliano.
Contrarietà motivata dalla volontà di tutelare l’ambiente, ma anche da valutazioni economiche.
Lo ha dichiarato il Presidente del Cai Emilia-Romagna Vinicio Ruggeri in occasione dell’incontro “La politica si occupa della montagna?” che si è svolto venerdì 15 febbraio al Cinema Lumière di Bologna.
Il Corno alle Scale |
Contrarietà motivata dalla volontà di tutelare l’ambiente, ma anche da valutazioni economiche.
Lo ha dichiarato il Presidente del Cai Emilia-Romagna Vinicio Ruggeri in occasione dell’incontro “La politica si occupa della montagna?” che si è svolto venerdì 15 febbraio al Cinema Lumière di Bologna.
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CUTIGLIANO, IL PAESE SOTTO LA NEVE
È Cutigliano il “paese misterioso” pubblicato qui,
ritratto nella cartolina della metà degli anni ‘50, tra le risposte arrivate: Maresca e Gavinana
Cutigliano |
domenica 17 febbraio 2019
“FERMA IL TRENO! VALANGA IN ARRIVO!”
Una piccola storia di montagna a lieto fine testimoniata da un video
diventato subito virale su Facebook. Un macchinista si accorge
dell’arrivo di una valanga ferma il treno e la fa passare
ALPI SVIZZERE. Le valanghe è risaputo hanno una precedenza naturale su tutto, compreso i treni.
Una valanga sui binari quindi? Sì se ci si trova a 2400 metri di quota sul treno che percorre la Mattertal, la linea che collega il Cervino con il Gottardo.
L’episodio è avvenuto lunedì 8 febbraio ed è stato documentato da un breve video diventato subito virale su Facebook.
ALPI SVIZZERE. Le valanghe è risaputo hanno una precedenza naturale su tutto, compreso i treni.
Una valanga sui binari quindi? Sì se ci si trova a 2400 metri di quota sul treno che percorre la Mattertal, la linea che collega il Cervino con il Gottardo.
L’episodio è avvenuto lunedì 8 febbraio ed è stato documentato da un breve video diventato subito virale su Facebook.
“IL LUPO E IL TERRITORIO” AL CAI DI MARESCA
Una serata di approfondimento, venerdì 22 febbraio alla
sede dell’associazione, per conoscere questo affascinante animale
con la ricercatrice Francesca Ciuti responsabile del progetto di
monitoraggio nella Provincia di Pistoia
MARESCA. Il Cai Maresca organizza, venerdì 22 febbraio alle ore 21, nella propria sede di Tafoni, un incontro pubblico dal titolo “Il lupo e il territorio”.
La serata si propone come momento di approfondimento e di confronto per conoscere questo animale, il suo rapporto con l’uomo e la sua presenza nel territorio della Provincia di Pistoia e nell’Appennino tosco-emiliano.
Parteciperà la ricercatrice Francesca Ciuti, responsabile del progetto di monitoraggio della specie in Provincia di Pistoia.
Ingesso libero.
MARESCA. Il Cai Maresca organizza, venerdì 22 febbraio alle ore 21, nella propria sede di Tafoni, un incontro pubblico dal titolo “Il lupo e il territorio”.
La serata si propone come momento di approfondimento e di confronto per conoscere questo animale, il suo rapporto con l’uomo e la sua presenza nel territorio della Provincia di Pistoia e nell’Appennino tosco-emiliano.
Parteciperà la ricercatrice Francesca Ciuti, responsabile del progetto di monitoraggio della specie in Provincia di Pistoia.
Ingesso libero.
sabato 16 febbraio 2019
LA NEVE E UN PICCOLO GRUPPO DI CASE
La foschia che copre e distorce il paesaggio intorno ad un paese della Montagna.
Ma quale?
MONTAGNA. Un piccolo gruppo di case sotto un soffice manto di neve.
Un atmosfera ovattata con la foschia che copre e distorce il paesaggio.
Il paese è noto ma non a colpo
d’occhio.
MONTAGNA. Un piccolo gruppo di case sotto un soffice manto di neve.
Un atmosfera ovattata con la foschia che copre e distorce il paesaggio.
Il paese è noto ma non a colpo
d’occhio.
venerdì 15 febbraio 2019
SCAFFAIOLO 1878: LA BANDA, I SOMARI E GLI ALPINISTI DI “GAMBA POCO SVELTA”
L’allegra festa per l’inaugurazione del primo rifugio
dell’Appennino tosco-emiliano, con un coro diabolicamente simpatico,
raccontata da Fra Fazio, frate-cronista per La Vedetta di Firenze.
Tra i tanti personaggi illustri intervenuti anche un certo Neri
Tanfucio da Pistoia
LAGO SCAFFAIOLO. L’allegra comitiva di Fra
Fazio da Firenze, frate-cronista per il giornale La Vedetta,
giunge dopo 6 ore e mezzo di cammino sulle sponde del lago, dove è
già tutto pronto per l’inaugurazione del rifugio, il primo
di tutto l’Appenino tosco-emiliano.
Si preannuncia una grande festa con due bande e una fanfara, gente venuta da ogni dove, alpinisti comodi e soprattutto dei simpatici somarelli.
La prima parte della cronaca con il racconto dell’ascensione San Marcello-Gavinana-Lago, è pubblicato in: Scaffaiolo 1878. «Che c’è molto per arrivare al Lago?».
Il Lago Scaffaiolo |
Si preannuncia una grande festa con due bande e una fanfara, gente venuta da ogni dove, alpinisti comodi e soprattutto dei simpatici somarelli.
La prima parte della cronaca con il racconto dell’ascensione San Marcello-Gavinana-Lago, è pubblicato in: Scaffaiolo 1878. «Che c’è molto per arrivare al Lago?».
giovedì 14 febbraio 2019
A MEZZA COSTA SOTTO IL MONTE CROCICCHIO
La descrizione del borgo ferrucciano fatta da Giusppe Tigri
in “Guida della Montagna pistoiese” del 1878
GAVINANA. Risiede in una piaggia a mezza costa sul fianco meridionale dell’Appennino, sotto il monte Crocicchio, fra le scaturigini del Rio di forco, Rio, torrente Doccia, Forra secca, Rio Colubrese, e Rio Peciano, i quali si scaricano nel Limestre tributario della Lima.
Vi ebbero signorìa i Conti Guidi.
Il castello fu poi dominato dalla fazione Cancelliera.
___
Giuseppe Tigri, Guida della Montagna pistoiese, Tipografia Niccolai, Pistoia, 1878
GAVINANA. Risiede in una piaggia a mezza costa sul fianco meridionale dell’Appennino, sotto il monte Crocicchio, fra le scaturigini del Rio di forco, Rio, torrente Doccia, Forra secca, Rio Colubrese, e Rio Peciano, i quali si scaricano nel Limestre tributario della Lima.
Vi ebbero signorìa i Conti Guidi.
Il castello fu poi dominato dalla fazione Cancelliera.
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Giuseppe Tigri, Guida della Montagna pistoiese, Tipografia Niccolai, Pistoia, 1878
LA STAZIONE DEL “TRENINO” A PRACCHIA, UN EDIFICIO CHE GRIDA AIUTO
A nulla i ripetuti e continui appelli fatti alle istituzioni
per salvarla da un destino cui cittadini e associazioni non si
vogliono rassegnare
PRACCHIA. La Ferrovia Alto Pistoiese,
inaugurata nel 1926, muoveva dal piazzale esterno della
stazione di Pracchia delle Ferrovie dello Stato e si sviluppava
per un breve tratto di circa 600 metri sulla sponda destra del fiume
Reno, quindi attraversava il Reno stesso su di un ponte obliquo
in curva e si immetteva sulla via nazionale.
La stazione era dotata di un fabbricato adibito ai viaggiatori con annesso un piccolo magazzino merci e a circa 300 metri si trovava una rimessa per le locomotive.
La stazione Fap di Pracchia |
La stazione era dotata di un fabbricato adibito ai viaggiatori con annesso un piccolo magazzino merci e a circa 300 metri si trovava una rimessa per le locomotive.
mercoledì 13 febbraio 2019
UN VENTO DA BORA ALLA CROCE ARCANA
Velocità media superiore ai 100 km/h e raffiche oltre i 170
km/h
CROCE ARCANA. Intense raffiche di vento hanno
spazzato i crinali dell’Alto Appennino Pistoiese, con raffiche di
vento superiori ai 170 km/h.
La scorsa domenica 10 febbraio al passo della Croce Arcana il vento a raggiunto la ragguardevole velocità di 172 km/h e una velocità media compresa tra gli 80 e 130 km/h per gran parte della giornata.
Lunedì, 11 febbraio, il vento è diminuito di intensità e la velocità media si è attestata intorno ai 93 km/h mentre la raffica massima registrata è stata di quasi 152 km/h.
Passo della Croce Arcana |
La scorsa domenica 10 febbraio al passo della Croce Arcana il vento a raggiunto la ragguardevole velocità di 172 km/h e una velocità media compresa tra gli 80 e 130 km/h per gran parte della giornata.
Lunedì, 11 febbraio, il vento è diminuito di intensità e la velocità media si è attestata intorno ai 93 km/h mentre la raffica massima registrata è stata di quasi 152 km/h.
martedì 12 febbraio 2019
IL MONDO IN UNA VALLE
La descrizione idilliaca della valle del Limestre e oltre
dove perfino i fumi delle ciminiere diventano deliziosi “pennacchi”
MONTAGNA PISTOIESE. La descrizione della valle
del Limestre e oltre tratta da La Montagna Pistoiese
pubblicata in occasione dell’inaugurazione della Ferrovia Alto
Pistoiese nel 1926.
Dove i fumi delle ciminiere diventano deliziosi “pennacchi” e i profili dei monti assumano le sembianze degli imperatori.
La valle del
Limestre negli anni ‘40
in una cartolina ricolorata |
Dove i fumi delle ciminiere diventano deliziosi “pennacchi” e i profili dei monti assumano le sembianze degli imperatori.
“ABETONE TRAIL PARK”: UN’APP PER SCOPRIRE L’ALTO APPENNINO
La cartografia escursionistica è
completamente disponibile e navigabile offline.
Variegati e interessanti gli itinerari c
coprono l’intero arco appenninico da Pracchia all’Abetone
ABETONE. Abetone Trail Park, trekking, running e mountainbiking, è un’app per Android e Ios, che porta alla scoperta del territorio dell’Alto Appennino tosco-emiliano.
Sviluppata da Luca Innocenti per il Consorzio Turistico Abetone Montagna Pistoiese, è uscita nel luglio 2015.
Compatibile con le versioni del “robottino verde” a partire dalla 2.3.3, “pesa” 47 mega ed è stata scaricata da oltre 1000 utenti.
La cartografia escursionistica, completamente disponibile e navigabile offline, copre un’area di 625 km2 con molte schede di percorsi e le indicazioni delle attività commerciali.
ABETONE. Abetone Trail Park, trekking, running e mountainbiking, è un’app per Android e Ios, che porta alla scoperta del territorio dell’Alto Appennino tosco-emiliano.
Sviluppata da Luca Innocenti per il Consorzio Turistico Abetone Montagna Pistoiese, è uscita nel luglio 2015.
Compatibile con le versioni del “robottino verde” a partire dalla 2.3.3, “pesa” 47 mega ed è stata scaricata da oltre 1000 utenti.
La cartografia escursionistica, completamente disponibile e navigabile offline, copre un’area di 625 km2 con molte schede di percorsi e le indicazioni delle attività commerciali.
lunedì 11 febbraio 2019
“CAPITANO, STATE IN GUARDIA, IO V’UCCIDO”
Il fatto di sangue del 1373 che determinò lo spostamento
del palazzo pretorio della Montagna da Lizzano a Cutigliano
LIZZANO. Lizzano Pistoiese fu sede per lunghi anni
del Capitano della Montagna, il funzionario che aveva il
compito di controllare il territorio e garantire la sicurezza delle
vie di comunicazione.
Nel 1373 la sede fu trasferita a Cutigliano, anche se in alternanza di sei mesi in sei mesi con San Marcello.
Secondo quanto riportato da Giuseppe Tigri nella Guida della Montagna Pistoiese il motivo è da ricercarsi in un fatto di sangue che portò alla morte dell’allora capitano, cui seguirono disordini e vendette.
Il Marzocco, simbolo del potere
fiorentino
|
Nel 1373 la sede fu trasferita a Cutigliano, anche se in alternanza di sei mesi in sei mesi con San Marcello.
Secondo quanto riportato da Giuseppe Tigri nella Guida della Montagna Pistoiese il motivo è da ricercarsi in un fatto di sangue che portò alla morte dell’allora capitano, cui seguirono disordini e vendette.
“CIBO E TERRE ALTE” PER L’EDIZIONE 2019 DI LETTERA APPENNINICA
Scelto il tema del festival di letteratura di crinale che si
terrà nella prima settimana di agosto
MONTAGNA PISTOIESE. “Cibo e Terre alte” è il titolo-tema scelto per l’edizione 2019 per il festival di letteratura di crinale Lettera Appenninica che si terrà nella prima settimana di agosto.
Ad annunciarlo gli organizzatori con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, che rimanda al sito internet dedicato, con gli hashtag #staytuned #savethedate #Letterappenninica2019.
Lanciato nel 2015, su iniziativa dello scrittore Federico Pagliai, Lettera Appenninica è un progetto che, attraverso i libri e la cultura, vuole portare all’attenzione del dibattito italiano l’Appennino, fondamentale da un punto di vista ambientale e culturale.
MONTAGNA PISTOIESE. “Cibo e Terre alte” è il titolo-tema scelto per l’edizione 2019 per il festival di letteratura di crinale Lettera Appenninica che si terrà nella prima settimana di agosto.
Ad annunciarlo gli organizzatori con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook, che rimanda al sito internet dedicato, con gli hashtag #staytuned #savethedate #Letterappenninica2019.
Lanciato nel 2015, su iniziativa dello scrittore Federico Pagliai, Lettera Appenninica è un progetto che, attraverso i libri e la cultura, vuole portare all’attenzione del dibattito italiano l’Appennino, fondamentale da un punto di vista ambientale e culturale.
domenica 10 febbraio 2019
UN PAESE, UNA STRADA
Una rara immagine degli inizi del ‘900 di un paese della
Montagna Pistoiese
MONTAGNA PISTOIESE. Una rara immagine di un paese
della Montagna Pistoiese risalente agli inizi del ‘900.
Una strada sterrata percorsa da una traballante e ancora rara automobile e due barrocci.
Ai lati alcune case.
Ma quale paese è?
Una strada sterrata percorsa da una traballante e ancora rara automobile e due barrocci.
Ai lati alcune case.
I LUOGHI DEL CUORE: CALAMECCA, SAMBUCA PISTOIESE E MONTAGNANA
Sono le località posizionatesi ai primi tre posti nella
classifica virtuale dell’Appennino Pistoiese
CALAMECCA. Con lo spoglio dei voti raccolti
direttamente dalle delegazioni territoriali, si è conclusa la 9a
edizione de I Luoghi del Cuore del Fai, che ha ufficialmente
comunicato i dati e diramato la classifica finale e quelle su base
locale, consultabili online sul sito dell’associazione.
Numeri impressionanti con oltre 2 milioni di voti, tra digitali e cartacei, oltre 37 mila segnalazioni di luoghi da salvare e un coinvolgimento dei comuni italiani pari all’80%.
Chiesa di San Miniato di Calamecca |
Numeri impressionanti con oltre 2 milioni di voti, tra digitali e cartacei, oltre 37 mila segnalazioni di luoghi da salvare e un coinvolgimento dei comuni italiani pari all’80%.
sabato 9 febbraio 2019
LA GRANDE MUSICA DEI FILM AL MASCAGNI DI POPIGLIO
Concerto dei Rock in Movie stasera alle ore 21:15
POPIGLIO. Stasera, Sabato 9 febbraio 21:15 al teatro Mascagni di Popiglio serata con i Rock in Movie, una vera e propria “film party band” che gira l’Italia proponendo show che combinano due forme d’arte: la musica e il cinema.
Il suo repertorio attinge dalle colonne sonore di celebri pellicole: durante le esibizioni, mentre vengono proiettate le scene tratte dai film, la band ne riproduce le musiche in perfetta sincronia indossando trucco e costumi che ne ricordano i protagonisti.
L’evento è organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di San Marcello Piteglio.
Il biglietto dello spettacolo può essere prenotato rivolgendosi alla Biblioteca Bellucci tel. 0573/621289.
POPIGLIO. Stasera, Sabato 9 febbraio 21:15 al teatro Mascagni di Popiglio serata con i Rock in Movie, una vera e propria “film party band” che gira l’Italia proponendo show che combinano due forme d’arte: la musica e il cinema.
Il suo repertorio attinge dalle colonne sonore di celebri pellicole: durante le esibizioni, mentre vengono proiettate le scene tratte dai film, la band ne riproduce le musiche in perfetta sincronia indossando trucco e costumi che ne ricordano i protagonisti.
L’evento è organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di San Marcello Piteglio.
Il biglietto dello spettacolo può essere prenotato rivolgendosi alla Biblioteca Bellucci tel. 0573/621289.
LE PIRAMIDI CONFINE TRA LOMBARDIA E TOSCANA
Erette dal granduca nel 1793
ABETONE. Le piramidi segnavano il confine tra la
Lombardia e la Toscana: per Lombardia leggete Modena.
Il granducato le fece erigere un secolo fa, con quel gusto barocco che allora dominava.
Ma fra i neri abeti, quei due tetaedri biancastri, sormontati da una palla, fanno la loro figura.
Quivi il granduca si affermava dinanzi alla unificatrice rivoluzione di Francia, collocando i termini della frontiera che recano la data del 1793.
___
Francesco Carrega di Muricce, Un’estate a Cutigliano, escursioni e ascensioni nell’Alto Appennino Pistoiese, seconda edizione, Tipografia Niccolai, Pistoia, 1887
Il granducato le fece erigere un secolo fa, con quel gusto barocco che allora dominava.
Ma fra i neri abeti, quei due tetaedri biancastri, sormontati da una palla, fanno la loro figura.
Quivi il granduca si affermava dinanzi alla unificatrice rivoluzione di Francia, collocando i termini della frontiera che recano la data del 1793.
___
Francesco Carrega di Muricce, Un’estate a Cutigliano, escursioni e ascensioni nell’Alto Appennino Pistoiese, seconda edizione, Tipografia Niccolai, Pistoia, 1887
venerdì 8 febbraio 2019
SCAFFAIOLO 1878: «CHE C’È MOLTO PER ARRIVARE AL LAGO?»
La cronaca frizzante di Fra Fazio per l’inaugurazione del
primo rifugio dell'Appennino tosco-emiliano in una gita fuori porta diventata alla portata di tutti
LAGO SCAFFAIOLO. La cronaca frizzante di Fra
Fazio per l’inaugurazione del primo rifugio costruito al Lago
Scaffaiolo nel lontano 1878, scritta per il giornale La
Vedetta di Firenze,
(vedi: Il primo rifugio del Lago Scaffaiolo del 1878).
Il racconto, oltre ad essere una fonte ricca di dettagli sui luoghi e i costumi del tempo, contiene dei passaggi gustosi che rendono bene il clima festoso e genuino che all’epoca si respirava su questi monti.
Una gita fuori porta non certo facile vissuta con spirito d’avventura che oggi è diventa alla portata di tutti.
Lago Scaffaiolo, primi anni ‘20 del
‘900
|
(vedi: Il primo rifugio del Lago Scaffaiolo del 1878).
Il racconto, oltre ad essere una fonte ricca di dettagli sui luoghi e i costumi del tempo, contiene dei passaggi gustosi che rendono bene il clima festoso e genuino che all’epoca si respirava su questi monti.
Una gita fuori porta non certo facile vissuta con spirito d’avventura che oggi è diventa alla portata di tutti.
AL VIA IL CIRCUITO PODISTICO TRANSAPP
La prima gara in programma della manifestazione giunta alla
3a, che porterà gli atleti su strade e sentieri
dell’Appenino Pistoiese e Bolognese, si svolgerà sabato 9 febbraio
all’Abetone con una corsa di Snow Run in notturna
ABETONE. Prenderà il via sabato 9 febbraio il Circuito podistico Transapp – Appennino Pistoiese e Bolognese, giunto alla 3a edizione.
La manifestazione sportiva, organizzata dalla Associazione Transapp e dal Comitato Territoriale Uisp di Pistoia, si compone di 24 gare di lunghezza variabile compresa tra i 6 e 58 km, distribuiti su 20 giornate di gara di cui: 16 sul territorio della Montagna Pistoiese e 4 sul territorio della Montagna Bolognese.
Al Circuito potranno partecipare atleti e società affiliate con qualsiasi ente di promozione e provenienti da qualsiasi regione.
L’iscrizione al circuito podistico Transapp 2019 è gratuita ed automatica e si attiva partecipando ad una delle gare messe in calendario.
Previsti premi di categoria e per le società con il maggior numero di partecipanti.
ABETONE. Prenderà il via sabato 9 febbraio il Circuito podistico Transapp – Appennino Pistoiese e Bolognese, giunto alla 3a edizione.
La manifestazione sportiva, organizzata dalla Associazione Transapp e dal Comitato Territoriale Uisp di Pistoia, si compone di 24 gare di lunghezza variabile compresa tra i 6 e 58 km, distribuiti su 20 giornate di gara di cui: 16 sul territorio della Montagna Pistoiese e 4 sul territorio della Montagna Bolognese.
Al Circuito potranno partecipare atleti e società affiliate con qualsiasi ente di promozione e provenienti da qualsiasi regione.
L’iscrizione al circuito podistico Transapp 2019 è gratuita ed automatica e si attiva partecipando ad una delle gare messe in calendario.
Previsti premi di categoria e per le società con il maggior numero di partecipanti.
giovedì 7 febbraio 2019
LA PIEVE DI LIZZANO: LA PIÙ ANTICA DELLA MONTAGNA
Dedicata a Santa Maria Assunta è menzionata in un documento
del 998
LIZZANO. L’antica pieve di Lizzano, andata
distrutta dalla grande frana del 1814, dedicata a Santa
Maria Assunta è ricordata nel diploma di Ottone III del 998,
come una delle venti pievi dislocate nel territorio della diocesi a
servizio del vasto comprensorio appenninico.
È stata la prima e più antica, dalla quale derivarono più tardi molte delle pievi tutt’ora esistenti nelle comunità vicine, e che presentano analoghe caratteristiche tipiche del periodo romanico.
La Pieve di Santa Maria Assunta a Lizzano |
È stata la prima e più antica, dalla quale derivarono più tardi molte delle pievi tutt’ora esistenti nelle comunità vicine, e che presentano analoghe caratteristiche tipiche del periodo romanico.
SENTIERO ITALIA: LO STATO DEI LAVORI DI RIPRISTINO
Le attività di recupero della sentieristica curate dal Cai
dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2019
MONTAGNA PISTOIESE. L’idea de Il Sentiero Italia,
una rete di cammini che percorre tutto l’arco alpino e la dorsale
appenninica, fino all’Aspromonte e le isole maggiori, nacque il 19
giugno 1983 su intuizione dell’Associazione Sentiero Italia e
grazie al Club Alpino Italiano, quel sogno iniziale sta per
trasformarsi in un progetto reale e permanente, affidato alle cure e
all’impegno di centinaia di Soci volontari del Cai.
La prima fase del progetto di recupero è attualmente in corso.
Iniziata la scorsa primavera, prevede il ripristino della sentieristica che attraversa l’intero Paese da est ad ovest e da nord a sud.
Obbiettivi prioritari sono: la raccolta delle informazioni sullo stato attuale del percorso, la progettazione e la programmazione con la realizzazione di tutti gli interventi necessari per la percorribilità.
Le attività dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2019.
Dal comunicato del Cai dell’ottobre scorso si apprende che delle circa 370 tappe (il numero esatto si conoscerà solo alla fine della ricognizione) che suddividono i circa 6.880 km del Sentiero Italia, ne sono state rilevate e verificate 237, per un totale di circa 4.150 km, identificando oltre 100 posti tappa con strutture di vario tipo per l’accoglienza.
Circa 500 soci sono stati identificati come referenti delle singole tappe e sono all’opera, ognuno per il territorio di competenza, nell’individuazione dei percorsi, dove non siano più ben identificabili e nella posa della segnaletica con il nuovo logo del Cai.
[fonte comunicato Cai]
Appennino tosco-emiliano |
La prima fase del progetto di recupero è attualmente in corso.
Iniziata la scorsa primavera, prevede il ripristino della sentieristica che attraversa l’intero Paese da est ad ovest e da nord a sud.
Obbiettivi prioritari sono: la raccolta delle informazioni sullo stato attuale del percorso, la progettazione e la programmazione con la realizzazione di tutti gli interventi necessari per la percorribilità.
Le attività dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2019.
Dal comunicato del Cai dell’ottobre scorso si apprende che delle circa 370 tappe (il numero esatto si conoscerà solo alla fine della ricognizione) che suddividono i circa 6.880 km del Sentiero Italia, ne sono state rilevate e verificate 237, per un totale di circa 4.150 km, identificando oltre 100 posti tappa con strutture di vario tipo per l’accoglienza.
Circa 500 soci sono stati identificati come referenti delle singole tappe e sono all’opera, ognuno per il territorio di competenza, nell’individuazione dei percorsi, dove non siano più ben identificabili e nella posa della segnaletica con il nuovo logo del Cai.
[fonte comunicato Cai]
mercoledì 6 febbraio 2019
ARMANDO MANZANI, “IL BERSAGLIERE DEI MONTI”
Si spostava di valle in valle, salendo e scendendo i
sentieri di crinale in sella alla sua bicicletta
DOGANACCIA. Il “bersagliere dei monti” è
la felice definizione coniata da “La Nazione” molti anni fa per
ricordare Armando Manzani (1877-1961), che a cavallo tra gli anni
quaranta e cinquanta del secolo scorso dopo aver girato tutta la
penisola italiana si dilettò a scalare le vette degli appennini e
delle apuane con quella che per la sua epoca era una bicicletta, ma se paragonata ai moderni mezzi, un pezzo di ferro
con due ruote.
Limestre, Firenze e ritorno era il suo percorso di allenamento che compiva frequentemente.
Rifugio Manzani nei pressi della Doganaccia |
Limestre, Firenze e ritorno era il suo percorso di allenamento che compiva frequentemente.
«FLORA IN CAMMINO» E «I SEGRETI DEL LAGO NERO» AL CAI DI PISTOIA
Presentazione del libro di Gianna Dondini e Simone Vergari e
del video di Carlo Degli Innocenti nella sede dell’Associazione,
venerdì 15 febbraio alle ore 21:30
PISTOIA. Nella sede del Cai di Pistoia, venerdì 15 febbraio alle ore 21:30, Gianna Dondini e Simone Vergari, presentano il libro Flora in Cammino, guida ai fiori lungo i sentieri dell’Appennino Pistoiese, una guida per scoprire segreti e approfondire la conoscenza del grande patrimonio naturalistico della montagna.
Abbinato alla nuova Carta escursionistica dell’Appennino Pistoiese realizzata dal Cai di Maresca, diventano degli ottimi strumenti per l’escursionista che voglia frequentare la montagna con conoscenza, consapevolezza e rispetto, trovando una giusta armonia ed un sano rapporto con l’ambiente che lo circonda.
PISTOIA. Nella sede del Cai di Pistoia, venerdì 15 febbraio alle ore 21:30, Gianna Dondini e Simone Vergari, presentano il libro Flora in Cammino, guida ai fiori lungo i sentieri dell’Appennino Pistoiese, una guida per scoprire segreti e approfondire la conoscenza del grande patrimonio naturalistico della montagna.
Abbinato alla nuova Carta escursionistica dell’Appennino Pistoiese realizzata dal Cai di Maresca, diventano degli ottimi strumenti per l’escursionista che voglia frequentare la montagna con conoscenza, consapevolezza e rispetto, trovando una giusta armonia ed un sano rapporto con l’ambiente che lo circonda.
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