Da una guida turistica degli anni ‘30 del secolo scorso
BOSCOLUNGO. Un’illustrazione pubblicitaria,
graficamente molto bella, dell’Hotel Excelsior a Boscolungo, tratta
da una guida turistica degli anni ‘30 del secolo scorso.
Struttura alberghiera posta a 1400 metri sul livello del mare.
Raggiungibile in 90 minuti dalla stazione ferroviaria di Pracchia
con un servizio pubblico di automobili che collegavano i due centri
della montagna due volte al giorno.
Per pubblicizzare il soggiorno veniva messo in evidenza il clima
mite tra giugno e settembre, né troppo caldo, 21° la massima, né
troppo freddo, 14° la minima e i prezzi anch’essi “miti”.
Risalto poi alla località, con servizi adeguati e all’avanguardia
per l’epoca quali:
lunedì 31 dicembre 2018
domenica 30 dicembre 2018
libri e letture. «LE VEGLIE DI NERI» E L’ORIOLO COL CUCÙLO DI CUTIGLIANO
Una nuova e rinnovata edizione dei racconti di Renato
Fucini ambientati in Maremma e sull’Appennino Pistoiese, curata da
Giovanni Berti per edizioni Edimedia
MONTAGNA PISTOIESE. Le veglie di Neri: paesi e figure della campagna toscana è una raccolta di racconti di Renato Fucini (Monterotondo Marittimo, 8 aprile 1843 – Empoli, 25 febbraio 192) pubblicata nel 1882 con lo pseudonimo di Neri Tanfucio, nome di un muratore con cui il letterato si identificava.
Le vicende traggono spunto dall’attività venatoria cui l’autore si dedicava.
Ed è proprio durante le battute di caccia che il Fucini incontra i personaggi tratteggiati nelle novelle con la vivezza della pittura dei macchiaioli a lui contemporanei.
I racconti offrono al lettore un ritratto vivo della Toscana rurale di fine ‘800, con uno spiccato realismo agreste spesso amaro e pessimista.
Le vicende si svolgono nelle zone che l’autore frequentava e conosceva meglio: la campagna maremmana e l’Appennino Pistoiese, in cui ambienta il 4° dei 16 racconti che compongono la raccolta: L’oriolo col cucùlo.
MONTAGNA PISTOIESE. Le veglie di Neri: paesi e figure della campagna toscana è una raccolta di racconti di Renato Fucini (Monterotondo Marittimo, 8 aprile 1843 – Empoli, 25 febbraio 192) pubblicata nel 1882 con lo pseudonimo di Neri Tanfucio, nome di un muratore con cui il letterato si identificava.
Le vicende traggono spunto dall’attività venatoria cui l’autore si dedicava.
Ed è proprio durante le battute di caccia che il Fucini incontra i personaggi tratteggiati nelle novelle con la vivezza della pittura dei macchiaioli a lui contemporanei.
I racconti offrono al lettore un ritratto vivo della Toscana rurale di fine ‘800, con uno spiccato realismo agreste spesso amaro e pessimista.
Le vicende si svolgono nelle zone che l’autore frequentava e conosceva meglio: la campagna maremmana e l’Appennino Pistoiese, in cui ambienta il 4° dei 16 racconti che compongono la raccolta: L’oriolo col cucùlo.
spicchi d’appennino. CAPO DI STRADA: DOVE INIZIA LA MONTAGNA
La via dei monti esce dalla città per l’antica Porta al
Borgo e inizia a salire i primi contrafforti dell’Appennino vestiti
di vigneti e ulivi
PISTOIA. La via dei monti esce dalla città per l’antica Porta al Borgo, tra case e ville, tra le quali ammiratissime quella Vivarelli-Colonna, già Puccini, adorna di un bel parco, e giunge a Capo di Strada, sobborgo assai popoloso.
Nel mezzo della piazza sorge l’indicatore tra le due strade: la bolognese a destra detta Via Leopolda, cominciata nel 1942 e la modenese a sinistra aperta nel 1767, opera dell’ingegner P. Leonardo Ximenes.
Lasciato Capo di Strada si comincia a salire maestosamente i primi contrafforti dell’Appennino vestiti di vigneti e di ulivi.
___
Arturo Stanghellini, Guida della Montagna Pistoiese, Pagnini, Pistoia, 1938
PISTOIA. La via dei monti esce dalla città per l’antica Porta al Borgo, tra case e ville, tra le quali ammiratissime quella Vivarelli-Colonna, già Puccini, adorna di un bel parco, e giunge a Capo di Strada, sobborgo assai popoloso.
Nel mezzo della piazza sorge l’indicatore tra le due strade: la bolognese a destra detta Via Leopolda, cominciata nel 1942 e la modenese a sinistra aperta nel 1767, opera dell’ingegner P. Leonardo Ximenes.
Lasciato Capo di Strada si comincia a salire maestosamente i primi contrafforti dell’Appennino vestiti di vigneti e di ulivi.
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Arturo Stanghellini, Guida della Montagna Pistoiese, Pagnini, Pistoia, 1938
sabato 29 dicembre 2018
montagna da scoprire. GEOGRAFIA TURISTICA ANNI ‘60
Le distanze chilometriche dalle principali località
italiane nei “Google Mapps” ante-litteram dell’Azienda Autonoma
di Soggiorno
MONTAGNA PISTOIESE. A cavallo tra gli anni ’60 e
’70, quando la montagna era ancora la Montagna, ogni borgo grande o
piccolo che potesse essere, era dotato di tutti i servizi: non
mancavano le poste, le scuole e alberghi, pensioni e colonie
brulicavano di persone.
Tempi andati, in cui in ogni paese c’era e faceva bella mostra di se un cartello, che in maniera discreta e un po’ civettuola ammiccava all’importanza del luogo in cui ci si trovava, con su riportato le indicazioni delle distanze chilometriche che lo separavano da altre località, ovviamente non meno importanti.
Le distanze da Lizzano |
Tempi andati, in cui in ogni paese c’era e faceva bella mostra di se un cartello, che in maniera discreta e un po’ civettuola ammiccava all’importanza del luogo in cui ci si trovava, con su riportato le indicazioni delle distanze chilometriche che lo separavano da altre località, ovviamente non meno importanti.
venerdì 28 dicembre 2018
spicchi d’appennino. EMILIA PLACIDA E TOSCANA ARDENTE
La diversità dei paesaggi colta dallo scrittore, letterato
e poeta Giuseppe Lipparini, frequentatore dei monti dell’Appennino
tosco emiliano
SAN PELLEGRINO IN ALPE. Quassù a San Pellegrino è una
delle più belle viste del mondo; e se salite un poco la montagna
alle spalle, lungo la carrozzabile che porta al passo delle Radici,
vi appare subito dall’altra parte un’altra veduta meno illustre,
ma anch’essa varia e immensa; tutta la gran vallata dello
Scoltenna, dominata laggiù dal colosso tranquillo del Cimone, così
ampio e paterno come di là sono irte e guerriere le Apuane; l’Emilia
placida e solida, e la Toscana ansiosa e ardente.
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Giuseppe Lipparini, Il lume a petrolio ed altri diporti, Nicola Zanichelli, Bologna, 1942
San Pellegrino in Alpe |
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Giuseppe Lipparini, Il lume a petrolio ed altri diporti, Nicola Zanichelli, Bologna, 1942
giovedì 27 dicembre 2018
spicchi d’appennino. AL LAGO SCAFFAIOLO
una montagna di eventi. “CANTANDO IL NATALE”
Sabato 29 dicembre alle ore 21 nella chiesa di Cutigliano,
rassegna di canti Natalizi dei cori della Montagna
CUTIGLIANO. “Cantando il Natale” è la rassegna di canti Natalizi dei cori della Montagna Pistoiese, organizzata dal Coro della Parrocchia di San Bartolomeo di Cutigliano.
La manifestazione si terrà sabato 29 dicembre alle ore 21 nella chiesa del paese.
CUTIGLIANO. “Cantando il Natale” è la rassegna di canti Natalizi dei cori della Montagna Pistoiese, organizzata dal Coro della Parrocchia di San Bartolomeo di Cutigliano.
La manifestazione si terrà sabato 29 dicembre alle ore 21 nella chiesa del paese.
mercoledì 26 dicembre 2018
news. “RIFUGI DI CULTURA” AL VIA LA VII EDIZIONE
Organizzata da Gruppo Terre Alte del Cai avrà come tema
conduttore la letteratura nel contesto montano
MONTAGNA PISTOIESE. “Rifugi di cultura” è un
evento estivo diffuso organizzato dal Club Alpino Italiano curato dal
Gruppo Terre Alte
e annualmente dedicato ad un tema di unione tra letteratura e
montagna.
L’edizione 2018, incentrata sui conflitti in montagna nella storia, ha visto la partecipazione di 18 rifugi della montagna italiana dai 660 ai 2200 metri di quota distribuiti sull’arco alpino e appenninico, tra il Cuneese e la Ciociaria.
La prossima edizione, la VII, ha come tema conduttore la letteratura nei rifugi.
Il Rifugio del Montanaro (da Wikimedia) |
L’edizione 2018, incentrata sui conflitti in montagna nella storia, ha visto la partecipazione di 18 rifugi della montagna italiana dai 660 ai 2200 metri di quota distribuiti sull’arco alpino e appenninico, tra il Cuneese e la Ciociaria.
La prossima edizione, la VII, ha come tema conduttore la letteratura nei rifugi.
libri e letture. UN’APP PER L’APPENNINO
Alla scoperta della Valle del Verdiana e di Castel di Mura
muniti di smartphone e tablet
MONTAGNA PISTOIESE. Si chiama “APPennino” ed è un’applicazione gratuita per smartphone o tablet con sistema Android destinata agli escursionisti.
È usufruibile anche tramite browser collegandosi al link https://appennino.github.io/ da dove è possibile scaricare gratuitamente l’app.
“Racconta – come si legge nella pagina di presentazione – il territorio della Montagna Pistoiese nella sua affascinante complessità, fatta di elementi naturali, storico-archeologici e folclorici”.
L’applicazione si compone di tre pagine informative: quella di presentazione e descrizione, di chi contribuisce a vario titolo al progetto e quella dei contatti.
MONTAGNA PISTOIESE. Si chiama “APPennino” ed è un’applicazione gratuita per smartphone o tablet con sistema Android destinata agli escursionisti.
È usufruibile anche tramite browser collegandosi al link https://appennino.github.io/ da dove è possibile scaricare gratuitamente l’app.
“Racconta – come si legge nella pagina di presentazione – il territorio della Montagna Pistoiese nella sua affascinante complessità, fatta di elementi naturali, storico-archeologici e folclorici”.
L’applicazione si compone di tre pagine informative: quella di presentazione e descrizione, di chi contribuisce a vario titolo al progetto e quella dei contatti.
martedì 25 dicembre 2018
paesaggi della montagna pistoiese. SAN MARCELLO: M.645, SALUBRE E TEMPERATO
un po’ più in là. SAN PELLEGRINO IN ALPE: SUL VERDE DIRUPO
lunedì 24 dicembre 2018
libri e letture. LA POESIA DI «NATALE» DI GERI DA GAVINANA
I versi dedicati alla Natività di Nostro Signore composti
nel 1930 dal “Poeta” come veniva chiamato nel piccolo borgo della
Montagna Pistoiese
GAVINANA. La poesia dedicata al Natale di Giuseppe Geri da Gavinana, conosciuto nel piccolo borgo di Gavinana come “Il Poeta”.
Fa parte della raccolta pubblicata nel 1930 Fiori di Bosco.
GAVINANA. La poesia dedicata al Natale di Giuseppe Geri da Gavinana, conosciuto nel piccolo borgo di Gavinana come “Il Poeta”.
Fa parte della raccolta pubblicata nel 1930 Fiori di Bosco.
domenica 23 dicembre 2018
spicchi d’appennino. PAROLE PURE E ACQUE LIMPIDE
Da un racconto del 1878
MONTAGNA PISTOIESE. Nei monti del Pistoiese, centro della Toscana e dell’Italia, tutto è dolcezza e silenzio, serenità e poesia.
Fra quei monti si lavora e si canta.
Vi si dà la buona sera con una dolcezza di suono, con una cordialità con una gentilezza impossibili a ritrovarsi in altri luoghi.
Vi si ascolta lo stornello della contadinella come si ascolterebbe un sonetto del Petrarca ed ivi la parola è pura, semplice e propria come fredda e limpida l’acqua della Lima scorrente sui bianchi sassi.
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Tito Stocchi, Una Passeggiata a Gavinana, Lucca 1878
MONTAGNA PISTOIESE. Nei monti del Pistoiese, centro della Toscana e dell’Italia, tutto è dolcezza e silenzio, serenità e poesia.
Fra quei monti si lavora e si canta.
Vi si dà la buona sera con una dolcezza di suono, con una cordialità con una gentilezza impossibili a ritrovarsi in altri luoghi.
Vi si ascolta lo stornello della contadinella come si ascolterebbe un sonetto del Petrarca ed ivi la parola è pura, semplice e propria come fredda e limpida l’acqua della Lima scorrente sui bianchi sassi.
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Tito Stocchi, Una Passeggiata a Gavinana, Lucca 1878
una montagna di eventi. LA SPETTACOLARE DISCESA DELLA STELLA COMETA ILLUMINATA
È uno degli eventi tra i più attesi della Notte di Natale.
Fu ideata da Daniele Petrucci nel 1962
PIAN DEGLI ONTANI. È uno degli eventi tra i più attesi della Notte di Natale.
Un appuntamento tradizionale arrivato alla sua 35 edizione che va in scena a Pian degli Ontani ininterrottamente dal 1984.
È la “Discesa della Stella Cometa”, lunga 7 metri, foderata di stoffa gialla e illuminata da oltre 300 lampadine, che correrà per oltre un chilometro appesa ad un cavo d’acciaio sulla Valle del Sestaione partendo dal Balzo dell’Aquila e arrivando alla Chiesa di Ss Maria e Cirillo nella piazza dell’Acerone del paese.
La prima edizione risale però a ben 56 anni fa, quando Daniele Petrucci da Serin dell’Erba, località di Pian degli Ontani, ideò la gigantesca struttura in ferro, ampliata alcuni anni dopo e portata all’attuale lunghezza.
PIAN DEGLI ONTANI. È uno degli eventi tra i più attesi della Notte di Natale.
Un appuntamento tradizionale arrivato alla sua 35 edizione che va in scena a Pian degli Ontani ininterrottamente dal 1984.
È la “Discesa della Stella Cometa”, lunga 7 metri, foderata di stoffa gialla e illuminata da oltre 300 lampadine, che correrà per oltre un chilometro appesa ad un cavo d’acciaio sulla Valle del Sestaione partendo dal Balzo dell’Aquila e arrivando alla Chiesa di Ss Maria e Cirillo nella piazza dell’Acerone del paese.
La prima edizione risale però a ben 56 anni fa, quando Daniele Petrucci da Serin dell’Erba, località di Pian degli Ontani, ideò la gigantesca struttura in ferro, ampliata alcuni anni dopo e portata all’attuale lunghezza.
sabato 22 dicembre 2018
una montagna di eventi. “CONCERTO DI NATALE” CON L’ORGANO MONUMENTALE
Domenica 23 dicembre ore 16 nella Pieve di Santa Maria
Assunta di Gavinana, alle tastiere del prestigioso strumento Giacomo
Benedetti
GAVINANA. L’organo monumentale della Pieve di
Santa Maria Assunta di Gavinana, tornerà a suonare domani, domenica
23 Dicembre alle ore 16.
Alle tre tastiere del prestigioso strumento ci sarà Giacomo Benedetti con un programma all’insegna del musica barocca e antica.
Saranno eseguite musiche di: Vincenzo Pellegrini, G. Frescobaldi, M. Weckmann, D. Buxtehude, N. Le Bègue, N. Bruhns, J. S. Bach, D. Scarlatti.
L’organizzazione del concerto è curata dall’Accademia di Musica per Organo di Pistoia con il supporto dell’Associazione Domenico Achilli di Gavinana.
Ingresso libero.
L’organo monumentale di Gavinana |
Alle tre tastiere del prestigioso strumento ci sarà Giacomo Benedetti con un programma all’insegna del musica barocca e antica.
Saranno eseguite musiche di: Vincenzo Pellegrini, G. Frescobaldi, M. Weckmann, D. Buxtehude, N. Le Bègue, N. Bruhns, J. S. Bach, D. Scarlatti.
L’organizzazione del concerto è curata dall’Accademia di Musica per Organo di Pistoia con il supporto dell’Associazione Domenico Achilli di Gavinana.
Ingresso libero.
montagna da scoprire. LA GRANDE COMETA DEL 1577: IL PRIMO AVVISTAMENTO FU A POPIGLIO
Fu il pievano Gerolamo Magni ad avvistare per primo e
lasciare testimonianza scritta del magnifico passaggio del corpo
celeste che ha segnato la storia dell’astronomia. Un piccolo
primato della Montagna Pistoiese
POPIGLIO. “Sabato 2 novembre 1577 apparì una stella da le parti di ponente di verno, che nascea sopra la Castellaccia e tramontava al monte di Lucchio”1, così il pievano Gerolamo Magni di Popiglio scriveva nel suo diario, dove annotava meticolosamente i fatti salienti della piccola comunità della Montagna Pistoiese.
“Si distendeva allungandosi come un pennacchio – prosegue il pievano – stretto da la stella, poi quanto più di discostava più larga era a la suddetta similitudine, e venia dal monte di Lucchio fino a Borrana, guardando da occidente a levante di verno, cioè alla volta di Roma.”
POPIGLIO. “Sabato 2 novembre 1577 apparì una stella da le parti di ponente di verno, che nascea sopra la Castellaccia e tramontava al monte di Lucchio”1, così il pievano Gerolamo Magni di Popiglio scriveva nel suo diario, dove annotava meticolosamente i fatti salienti della piccola comunità della Montagna Pistoiese.
“Si distendeva allungandosi come un pennacchio – prosegue il pievano – stretto da la stella, poi quanto più di discostava più larga era a la suddetta similitudine, e venia dal monte di Lucchio fino a Borrana, guardando da occidente a levante di verno, cioè alla volta di Roma.”
venerdì 21 dicembre 2018
paesaggi della montagna pistoiese. LE CONTROCURVE DI PIANO ASINATICO
DIECI LIBRI E UN CALENDARIO DI MONTAGNA PER QUESTO NATALE
Consigli di lettura per scoprire e capire qualcosa di più
dell’Appennino Pistoiese
MONTAGNA PISTOIESE. Dieci libri e un calendario da regalare o regalarsi per queste festività natalizie.
Racconti, storie, manuali, poesie, sport, tradizioni, tutto all’insegna della buona lettura e della buona montagna, per chi vuol capire qualcosa di più della Montagna Pistoiese.
Campo Tizzoro. Il Paese. Un mondo. Di Roberto Prioreschi. È l’ultimo volume della collana Campo Tizzoro. Antologia dei cento anni, iniziata nel 2011 per celebrare, nel 150°, l’anniversario dell’unità d’Italia.
Conclude il racconto dei paesi della Montagna Pistoiese pubblicati nel 2014 e 2015.
Tantissimo, come nei precedenti libri, il materiale iconografico raccolto.
MONTAGNA PISTOIESE. Dieci libri e un calendario da regalare o regalarsi per queste festività natalizie.
Racconti, storie, manuali, poesie, sport, tradizioni, tutto all’insegna della buona lettura e della buona montagna, per chi vuol capire qualcosa di più della Montagna Pistoiese.
Campo Tizzoro. Il Paese. Un mondo. Di Roberto Prioreschi. È l’ultimo volume della collana Campo Tizzoro. Antologia dei cento anni, iniziata nel 2011 per celebrare, nel 150°, l’anniversario dell’unità d’Italia.
Conclude il racconto dei paesi della Montagna Pistoiese pubblicati nel 2014 e 2015.
Tantissimo, come nei precedenti libri, il materiale iconografico raccolto.
mercoledì 19 dicembre 2018
una montagna di eventi. “ASPETTANDO IL NATALE” A SAN MARCELLO
Da sabato 22 a lunedì 24 dicembre con: mercatini,
laboratori didattici, spettacoli natalizi e l’Ufficio Postale di
Babbo Natale
SAN MARCELLO. Inizierà sabato 22, con l’apertura dell’Ufficio Postale di Babbo Natale, il programma allestito dal Comitato Parrocchiale per le Feste di San Marcello Pistoiese.
Nella sede del esclusivo “ufficio” saranno esposti i lavori natalizi delle scuole dell’infanzia e elementari del Comune, rimarrà aperto, a partire dalle ore 10, fino a lunedì 24, giorno conclusivo delle iniziative.
Il pomeriggio del sabato largo alla creatività dei più piccoli con il laboratorio di Babbo Natale, attività organizzata dall’asilo nido Re Birba per i bambini fino a 10 anni.
SAN MARCELLO. Inizierà sabato 22, con l’apertura dell’Ufficio Postale di Babbo Natale, il programma allestito dal Comitato Parrocchiale per le Feste di San Marcello Pistoiese.
Nella sede del esclusivo “ufficio” saranno esposti i lavori natalizi delle scuole dell’infanzia e elementari del Comune, rimarrà aperto, a partire dalle ore 10, fino a lunedì 24, giorno conclusivo delle iniziative.
Il pomeriggio del sabato largo alla creatività dei più piccoli con il laboratorio di Babbo Natale, attività organizzata dall’asilo nido Re Birba per i bambini fino a 10 anni.
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Comitato Parrocchiale per le Feste di San Marcello Pistoiese,
San Marcello Pistoiese,
Una montagna di eventi
martedì 18 dicembre 2018
spicchi d’appennino. LUCCHIO, LIMANO E VICO...
Tre paesi solitari e sperduti, fuori delle strade maestre,
un asilo di pace, ma per arrivarci...
LUCCHIO. «Lucchio,
Limano e Vico – dice il pistoiese maligno – son tre paesi che non
valgono un fico».
E dire che il terzo porta ancora il suo glorioso nome latino di Vicus Pancellorum.
Ma son tre paesi solitari e sperduti, fuori delle strade maestre, serviti soltanto da ripide mulattiere.
Quando ci siete, vi trovate in un asilo di pace; ma per arrivarci…
___
Giuseppe Lipparini, Il lume a petrolio ed altri diporti, Nicola Zanichelli, Bologna, 1942
Lucchio, inizio del ‘900
|
E dire che il terzo porta ancora il suo glorioso nome latino di Vicus Pancellorum.
Ma son tre paesi solitari e sperduti, fuori delle strade maestre, serviti soltanto da ripide mulattiere.
Quando ci siete, vi trovate in un asilo di pace; ma per arrivarci…
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Giuseppe Lipparini, Il lume a petrolio ed altri diporti, Nicola Zanichelli, Bologna, 1942
libri e letture. LE POESIE DI ALBERTO TOGNELLI A PALAZZO ACHILLI
Presentazione del libro sabato 22 dicembre alle ore 15:30 a
Palazzo Achilli
GAVINANA. La raccolta di poesie Frammenti di cose semplici, poesie, racconti e immagini di Montagna di Alberto Tognelli, sarà presentato sabato 22 dicembre alle ore 15:30 a Palazzo Achilli di Gavinana sede dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.
Il libro esalta il connubio tra poesia e natura ritratta nelle illustrazioni di Lisa Innocenti.
La prefazione è curata dallo scrittore Federico Pagliai.
GAVINANA. La raccolta di poesie Frammenti di cose semplici, poesie, racconti e immagini di Montagna di Alberto Tognelli, sarà presentato sabato 22 dicembre alle ore 15:30 a Palazzo Achilli di Gavinana sede dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.
Il libro esalta il connubio tra poesia e natura ritratta nelle illustrazioni di Lisa Innocenti.
La prefazione è curata dallo scrittore Federico Pagliai.
lunedì 17 dicembre 2018
spicchi d’appennino. IL GHIACCIO DE LE PIASTRE
Risorsa naturale prodotta nella Valle del Reno veniva
esportato in tutta la Toscana
LE PIASTRE. Non manca, si capisce in Montagna la
produzione del Ghiaccio naturale specialmente lungo il fiume Reno
dalle Piastre a Pontepetri; e le ghiacciaie nella loro forma
caratteristica danno a tutta la zona un aspetto singolare.
La maggior parte dei proprietari risiede alle Piastre; e tale industria costituisce la maggiore attività invernale di quella località.
Il ghiaccio che viene così conservato e protetto sotto le foglie nelle ghiacciaie alimenta nel periodo estivo non soltanto la montagna ma viene anche esportato nelle città di Pistoia e Firenze, Lucca, Bagni di Lucca, Bagni di Montecatini, Prato, ecc. ecc.
La Valle del Reno |
La maggior parte dei proprietari risiede alle Piastre; e tale industria costituisce la maggiore attività invernale di quella località.
Il ghiaccio che viene così conservato e protetto sotto le foglie nelle ghiacciaie alimenta nel periodo estivo non soltanto la montagna ma viene anche esportato nelle città di Pistoia e Firenze, Lucca, Bagni di Lucca, Bagni di Montecatini, Prato, ecc. ecc.
libri e letture. IL NUMERO DI DICEMBRE DI NUÈTER
In edicola il semestrale del Gruppo di Studi Alta Valle del
Reno con interessanti articoli sulla Montagna Pistoiese
MONTAGNA PISTOIESE. È in edicola il numero di dicembre di Nuèter-noialtri, il semestrale di storia, tradizioni e ambiente della montagna bolognese e pistoiese, pubblicato dal Gruppo di Studi Alta Valle del Reno.
Interessantissimo, come sempre, il materiale pubblicato, ampio spazio anche per il versante pistoiese, di cui si segnala:
MONTAGNA PISTOIESE. È in edicola il numero di dicembre di Nuèter-noialtri, il semestrale di storia, tradizioni e ambiente della montagna bolognese e pistoiese, pubblicato dal Gruppo di Studi Alta Valle del Reno.
Interessantissimo, come sempre, il materiale pubblicato, ampio spazio anche per il versante pistoiese, di cui si segnala:
domenica 16 dicembre 2018
UN CALENDARIO PER IL RESTAURO DELLA CHIESA
È l’iniziativa della Parrocchia di Cutigliano. Il
ricavato delle vendite servirà per finanziare i lavori
CUTIGLIANO. La chiesa della Madonna di Piazza è chiusa da alcuni anni causa inagibilità strutturale.
La sua costruzione risale al XV secolo.
All’interno, costituito da una sola navata, si trova una pregevole la robbiana collocata sull’altare maggiore raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Antonio Abate e Bernardino da Siena, attribuita a Benedetto Buglioni.
Varie le iniziative messe in campo per finanziare i lavori di restauro, l’ultima in ordine di tempo è della Parrocchia di Cutigliano che ha realizzato un calendario, acquistabile in alcuni esercizi commerciali del Comune.
I mesi sono arricchiti dalle foto delle chiese dei paesi del territorio comunale.
Un piccolo dono per le festività natalizie per un’iniziativa lodevole.
CUTIGLIANO. La chiesa della Madonna di Piazza è chiusa da alcuni anni causa inagibilità strutturale.
La sua costruzione risale al XV secolo.
All’interno, costituito da una sola navata, si trova una pregevole la robbiana collocata sull’altare maggiore raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Antonio Abate e Bernardino da Siena, attribuita a Benedetto Buglioni.
Varie le iniziative messe in campo per finanziare i lavori di restauro, l’ultima in ordine di tempo è della Parrocchia di Cutigliano che ha realizzato un calendario, acquistabile in alcuni esercizi commerciali del Comune.
I mesi sono arricchiti dalle foto delle chiese dei paesi del territorio comunale.
Un piccolo dono per le festività natalizie per un’iniziativa lodevole.
spicchi d’appennino. IL CUORE DELLA MONTAGNA
Arrivati sull’Oppio s’aprì loro davanti la bella valle
ove giace San Marcello e Gavinana
MONTAGNA PISTOIESE. Ritrovata la strada maestra, principiarono a salire, sinchè scavalcato il giogo, si trovarono nella valle del Reno, dalla quale, dopo breve tratto, volgendosi a mano manca, e venuti sulle cime dell’Oppio, s’aprì loro davanti la bella valle ove giace San Marcello e Gavinana, e che può dirsi il cuore della montagna di Pistoia.
Chi visita ai dì nostri la codesto paese, non vi trova se non amenità di luogo, pace, ricchezza e cortesia tra gli abitanti.
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Massimo d’Azeglio, Niccolò de Lapi, Felice le Monnier, Firenze, 1920
MONTAGNA PISTOIESE. Ritrovata la strada maestra, principiarono a salire, sinchè scavalcato il giogo, si trovarono nella valle del Reno, dalla quale, dopo breve tratto, volgendosi a mano manca, e venuti sulle cime dell’Oppio, s’aprì loro davanti la bella valle ove giace San Marcello e Gavinana, e che può dirsi il cuore della montagna di Pistoia.
Chi visita ai dì nostri la codesto paese, non vi trova se non amenità di luogo, pace, ricchezza e cortesia tra gli abitanti.
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Massimo d’Azeglio, Niccolò de Lapi, Felice le Monnier, Firenze, 1920
libri e letture. «GAVINANA» DI GABRIELE STRUFALDI
Un importante testo che fa il punto della situazione sulle
conoscenze storiche del borgo della Montagna Pistoiese. Recensione di Moreno Burattini
GAVINANA. La cosa che colpisce leggendo libri quale
questo di Gabriele Strufaldi, è come si sia persa la memoria della
storia locale mancando documenti e certezza di testimonianze e come
questa evanescenza di ricordi riguardi anche anni insospettabilmente
recenti.
Peraltro, mancano spesso anche indagini archeologiche condotte sul posto e, soprattutto, nel posto giusto.
Perciò ecco che, allo stato attuale delle conoscenze, risulta persino difficile stabilire a quando risalga il campanile di Gavinana, borgo sulla Montagna Pistoiese dove, nel 1530, si combatté la celebre battaglia in cui perse la vita il capitano fiorentino Francesco Ferrucci e con lui finì la Repubblica nata a Firenze dopo la cacciata dei Medici del 1527.
Una località, dunque, di importanza storica riguardo la quale ci si aspetterebbe una conoscenza approfondita.
Peraltro, mancano spesso anche indagini archeologiche condotte sul posto e, soprattutto, nel posto giusto.
Perciò ecco che, allo stato attuale delle conoscenze, risulta persino difficile stabilire a quando risalga il campanile di Gavinana, borgo sulla Montagna Pistoiese dove, nel 1530, si combatté la celebre battaglia in cui perse la vita il capitano fiorentino Francesco Ferrucci e con lui finì la Repubblica nata a Firenze dopo la cacciata dei Medici del 1527.
Una località, dunque, di importanza storica riguardo la quale ci si aspetterebbe una conoscenza approfondita.
montagna da scoprire. LA NEVE, LA FESTA E I TEMPI CHE FURONO
Uno sci pionieristico con la prima discesa di Giovanni
Cosimo Cini del 1908 e la prima Festa della Neve del 1925
ABETONE. Abetone è sinonimo di montagna, di neve e
di sci anzi di skj, termine con “k” e “j” con cui agli albori
di questo popolare sport invernale si identificava quella strana
pratica usata per spostarsi celermente sulla neve scivolandoci sopra.
ALLE ORIGINI DELLO SCI
Era il 1904 e a Boscolungo-Abetone, così veniva identificata la località non ancora sciistica, “si presentò – sono le parole di Gualtiero Petrucci, figlio di Pietro primo sciatore e costruttore di sci dell’Abetone, in Storia dello sci Abetonese – un uomo portante sulle spalle strani legni ricurvi: era un fiorentino, certo N. H. Farina Cini” (altre fonti identificano la persona in Giovanni Cosimo Cini) che di ritorno dalla Norvegia importò l’usanza, la tecnica e gli attrezzi, per muoversi sulla neve.
Abetone, lo sci |
ALLE ORIGINI DELLO SCI
Era il 1904 e a Boscolungo-Abetone, così veniva identificata la località non ancora sciistica, “si presentò – sono le parole di Gualtiero Petrucci, figlio di Pietro primo sciatore e costruttore di sci dell’Abetone, in Storia dello sci Abetonese – un uomo portante sulle spalle strani legni ricurvi: era un fiorentino, certo N. H. Farina Cini” (altre fonti identificano la persona in Giovanni Cosimo Cini) che di ritorno dalla Norvegia importò l’usanza, la tecnica e gli attrezzi, per muoversi sulla neve.
sabato 15 dicembre 2018
spicchi d’appennino. BARDALONE CIVETTUOLO
Il paese al principio della salita dell’Oppio al tempo
della Ferrovia alto Pistoiese
BARDALONE. Paese ridente, civettuolo che si presenta
a che venga da Pracchia al principio della salita dell’Oppio.
Ha dinanzi la vallata con campi coltivati e ricchi di messi; ha dietro, vicina come cornice, la meravigliosa foresta demaniale del Teso.
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La Montagna Pistoiese XXI GIUGNO MCMXXVI, Pubblicazione a cura del Comitato per i festeggiamenti inaugurali della Ferrovia Elettrica Pracchia - S. Marcello - Mammiano
Bardalone |
Ha dinanzi la vallata con campi coltivati e ricchi di messi; ha dietro, vicina come cornice, la meravigliosa foresta demaniale del Teso.
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La Montagna Pistoiese XXI GIUGNO MCMXXVI, Pubblicazione a cura del Comitato per i festeggiamenti inaugurali della Ferrovia Elettrica Pracchia - S. Marcello - Mammiano
libri e letture. «GLI ORGANI DELLA PIEVE DI S.MARIA ASSUNTA IN GAVINANA»
Storia, tecnica e recupero del monumentale strumento
inaugurato nel 2006
GAVINANA. Ne Gli organi della Pieve di Santa Maria Assunta in Gavinana, curato da Gabriele Strufaldi, si racconta un fatto non da poco per la comunità del paese e dell’intera montagna: il recupero dell’organo settecentesco che Domenico Achilli, mecenate e cittadino insigne, donò alla chiesa del paese all'inizio del XIX sec.
Lavori accurati, ben documentati, raccolti e raccontati in questo libro, hanno restituito al monumentale organo l’antica bellezza e la completa funzionalità, mantenendo la sua collocazione originaria che dal 1811 è la sua sede naturale: la cantoria della Pieve di Santa Maria Assunta in Gavinana.
GAVINANA. Ne Gli organi della Pieve di Santa Maria Assunta in Gavinana, curato da Gabriele Strufaldi, si racconta un fatto non da poco per la comunità del paese e dell’intera montagna: il recupero dell’organo settecentesco che Domenico Achilli, mecenate e cittadino insigne, donò alla chiesa del paese all'inizio del XIX sec.
Lavori accurati, ben documentati, raccolti e raccontati in questo libro, hanno restituito al monumentale organo l’antica bellezza e la completa funzionalità, mantenendo la sua collocazione originaria che dal 1811 è la sua sede naturale: la cantoria della Pieve di Santa Maria Assunta in Gavinana.
LE “PIADINE” DELLA MONTAGNA PISTOIESE
Un piatto tipico di stagione da gustare arrotolato, schietto
o con ripieni vari. Insuperabili quelli con la ricotta
MONTAGNA PISTOIESE. È uno dei piatti tipici e
caratteristici della cucina dell’Appennino Pistoiese.
Povero negli ingredienti, rigorosamente di stagione, semplice nella preparazione e sublime per il palato.
Si gustano arrotolati, schietti al naturale, o con ripieni vari. Insuperabili quelli con la ricotta.
Sono i necci: le “piadine” della Montagna Pistoiese, fatti con la farina di castagne di cui questi monti sono ancora ricchi.
Un tempo si cuocevano con i testi, piccoli dischi di arenaria del diametro di 20 cm, impilati uno sopra l’altro; tra un testo e l’altro foglie di castagno e nel mezzo l’impasto di farina dolce.
Oggi, più comunemente, si usano delle piastre di acciaio provviste di manico.
Come si preparavano una volta |
Povero negli ingredienti, rigorosamente di stagione, semplice nella preparazione e sublime per il palato.
Si gustano arrotolati, schietti al naturale, o con ripieni vari. Insuperabili quelli con la ricotta.
Sono i necci: le “piadine” della Montagna Pistoiese, fatti con la farina di castagne di cui questi monti sono ancora ricchi.
Un tempo si cuocevano con i testi, piccoli dischi di arenaria del diametro di 20 cm, impilati uno sopra l’altro; tra un testo e l’altro foglie di castagno e nel mezzo l’impasto di farina dolce.
Oggi, più comunemente, si usano delle piastre di acciaio provviste di manico.
venerdì 14 dicembre 2018
montagna da scoprire. FILIPPO TEDICI TRADITORE DI PISTOIA
Decapitato sul ponte di Campanelle la sua testa è affissa
sulla facciata del Palazzo Comunale di Pistoia
POPIGLIO. Il ponte di Campanelle o di Castruccio sul torrente Lima è
stato nel medioevo importante crocevia tra le terre di Pistoia, Lucca
e di Modena, teatro sovente di battaglie sanguinose.
La leggenda narra che Filippo Tedici, passato alla storia come traditore di Pistoia per aver ceduto con l’inganno la città nelle mani di Castruccio Castracani signore di Lucca, trovò la morte, ucciso dai popigliesi fedeli a Pistoia, proprio sul ponte di Castruccio, dove venne decapitato.
Copia della testa del Tedici si trova affissa, in segno di monito, sulla facciata del Palazzo Comunale di Pistoia.
Il ponte di Campanelle a Popiglio |
La leggenda narra che Filippo Tedici, passato alla storia come traditore di Pistoia per aver ceduto con l’inganno la città nelle mani di Castruccio Castracani signore di Lucca, trovò la morte, ucciso dai popigliesi fedeli a Pistoia, proprio sul ponte di Castruccio, dove venne decapitato.
Copia della testa del Tedici si trova affissa, in segno di monito, sulla facciata del Palazzo Comunale di Pistoia.
libri e letture. «CAMPO TIZZORO. IL PAESE. UN MONDO» A CURA DI ROBERTO PRIORESCHI
Presentazione oggi, venerdì 14 dicembre alle ore 21, alla
Super Edicola del paese
CAMPO TIZZORO. Sarà presentato, oggi venerdì 14
dicembre alle ore 21 alla Super Edicola di Campo Tizzoro, il libro
curato dall’architetto Roberto Prioreschi Campo Tizzoro. Il
Paese. Un mondo, terzo
volume e 7 uscita della collana Campo Tizzoro. Antologia
dei cento anni, iniziata nel
2011 per celebrare, nel 150°, l’anniversario
dell’unità d’Italia.
La locandina |
Campo Tizzoro è l’ultimo paese
sorto, ma divenuto in breve tempo, sono parole dell’autore, il
“motore economico di tutta la Montagna Pistoiese”, una terra che
dopo un periodo di espansione, ha lasciato posto alla contrazione e
si è progressivamente inaridita.
Ma il motore come il cuore, per poter
rilasciare energia dopo l’espansione si deve contrarre in attesa
della scintilla che inizi un nuovo ciclo e possa propagarsi come è
avvenuto nel passato per tutta la Montagna dando il via ad un nuovo
“rinascimento”.
giovedì 13 dicembre 2018
una montagna di eventi. APRONO I MERCATINI DI NATALE DI MOMIGNO
Sabato 15 e domenica 16 per le vie del piccolo borgo del
Comune di Marliana
MOMIGNO. Aprono i mercatini di Natale di Momigno.
Il piccolo borgo della Montagna Pistoiese nel Comune di Marliana si animerà con le tradizionali bancarelle.
Sabato 15 e domenica 16 dicembre per le vie del paese i visitatori, oltre a trovare i tipici prodotti natalizi e del territorio, potranno ammirare caratteristici presepi.
Momigno in cartolina |
Il piccolo borgo della Montagna Pistoiese nel Comune di Marliana si animerà con le tradizionali bancarelle.
Sabato 15 e domenica 16 dicembre per le vie del paese i visitatori, oltre a trovare i tipici prodotti natalizi e del territorio, potranno ammirare caratteristici presepi.
montagna da scoprire. LA TORRE DEL FATTUCCHIO E IL FAVOLOSO TESORO
Alta una decina di metri domina la Val Sestaione. La
leggenda vuole che nei dintorni ci sia un favoloso tesoro protetto da
una perfida strega
PIAN DEGLI ONTANI. La Torre del Fattucchio è una
suggestiva torre di arenaria alta alcune decine di metri, che domina
la Valle del Sestaione.
Sul fianco del monte Cardoso (1411 m), alla sinistra dell’omonimo torrente, che da il nome alla valle, si raggiunge facilmente in circa un’ora di cammino partendo da Pian degli Ontani.
Seguendo il viale Beatrice si scende a La Frassa, piccola borgata nelle cui vicinanze si trova una centrale idroelettrica.
La Torre del Fattucchio |
Sul fianco del monte Cardoso (1411 m), alla sinistra dell’omonimo torrente, che da il nome alla valle, si raggiunge facilmente in circa un’ora di cammino partendo da Pian degli Ontani.
Seguendo il viale Beatrice si scende a La Frassa, piccola borgata nelle cui vicinanze si trova una centrale idroelettrica.
libri e letture. «AI MONTI» TRA STORIA E NATURA
Il componimento poetico di Uberto Bianchi dedicato alla
Montagna Pistoiese scritto nel 1930
MONTAGNA PISTOIESE. Storia e natura si fondono nei versi di Uberto Bianchi scritti nel 1930.
Insieme ad altri componimenti poetici dedicati alla Montagna Pistoiese sono stati raccolti nel libro Sulla via di Gavinana.
AI MONTI
Montagne, tra il verde frastaglio
s’insinua il mio spirito alacre:
Su tronchi di torri pagane
s’innalza gli aculei sottili:
così primavera fiorisce
dell’itale genti nel Mille.
MONTAGNA PISTOIESE. Storia e natura si fondono nei versi di Uberto Bianchi scritti nel 1930.
Insieme ad altri componimenti poetici dedicati alla Montagna Pistoiese sono stati raccolti nel libro Sulla via di Gavinana.
AI MONTI
Montagne, tra il verde frastaglio
s’insinua il mio spirito alacre:
Su tronchi di torri pagane
s’innalza gli aculei sottili:
così primavera fiorisce
dell’itale genti nel Mille.
una montagna di eventi. LA NOTTE DELLA COMETA
Due serate dedicate all’astro chiomato all’Osservatorio
della Montagna Pistoiese il 14 e 28 dicembre
GAVINANA. Due serate dedicate alla “Cometa di Natale”, organizzate dal Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese, all’Osservatorio astronomico di Pian dei Termini, il 14 e 28 dicembre alle ore 21.
La cometa 46P/Wirtanen raggiungerà il punto più vicino alla Terra il 16 dicembre prossimo.
Le osservazioni saranno precedute da una breve introduzione sugli astri chiomati.
Prenotazione obbligatoria presso la Biblioteca Comunale di San Marcello Piteglio. Telefono 0573-621289.
Vedi anche: Sono arrivate le comete di Natale
GAVINANA. Due serate dedicate alla “Cometa di Natale”, organizzate dal Gruppo Astrofili Montagna Pistoiese, all’Osservatorio astronomico di Pian dei Termini, il 14 e 28 dicembre alle ore 21.
La cometa 46P/Wirtanen raggiungerà il punto più vicino alla Terra il 16 dicembre prossimo.
Le osservazioni saranno precedute da una breve introduzione sugli astri chiomati.
Prenotazione obbligatoria presso la Biblioteca Comunale di San Marcello Piteglio. Telefono 0573-621289.
Vedi anche: Sono arrivate le comete di Natale
mercoledì 12 dicembre 2018
montagna da scoprire
IL PALAZZO ROSPIGLIOSI DI MARESCA
Edificato nel 1550 da Ludovico Appiani, signore di Piombino,
venne raso al suolo da un bombardamento degli alleati nel 1944
MARESCA. Dell’antico Palazzo Rospigliosi di
Maresca, distrutto nel settembre del 1944 in seguito ai bombardamenti
aerei operati dall’aviazione degli alleati che provocarono 22
morti, rimane testimonianza in uno dei torrioncini posteriori
incorporato nell’edificio ricostruito nel dopoguerra.
Edificato nel 1550 da Ludovico Appiani, signore di Piombino, ai limiti della foresta del teso, adiacente alla cappella – oggi chiesa di San Gregorio Magno – sull’attuale piazza, come dimora fortificata, aveva 4 piccole torri pensili poste agli angoli del fabbricato di pianta quadrata.
Chiesa di San Gregorio Magno e il Palazzo Rospigliosi agli inizi del ‘900 |
Edificato nel 1550 da Ludovico Appiani, signore di Piombino, ai limiti della foresta del teso, adiacente alla cappella – oggi chiesa di San Gregorio Magno – sull’attuale piazza, come dimora fortificata, aveva 4 piccole torri pensili poste agli angoli del fabbricato di pianta quadrata.
news. RIAPRE IL MAEBA, LA STORICA DISCOTECA DELLA MONTAGNA
Ad annunciarlo, con un post su Facebook, il Sindaco di San
Marcello Piteglio Luca Marmo. Il 21 dicembre l’inaugurazione
SAN MARCELLO. “L’operazione Maeba arriva finalmente a compimento.
Il 21 dicembre prossimo siete tutti invitati alla festa di avvio delle attività.”
Queste telegrafiche righe del Sindaco di San Marcello Luca Marmo con cui annunci la prossima riapertura della discoteca della Montagna sul suo profilo Facebook.
“Un contenitore – prosegue il primo cittadino – che si riempirà di vita con l’aiuto di chi vorrà darci mano a riempirlo”.
L’inaugurazione del locale totalmente ricostruito è fissata per venerdì 21 dicembre alle 14 con ingresso gratuito e diretta radio per tutto il pomeriggio.
SAN MARCELLO. “L’operazione Maeba arriva finalmente a compimento.
Il 21 dicembre prossimo siete tutti invitati alla festa di avvio delle attività.”
Queste telegrafiche righe del Sindaco di San Marcello Luca Marmo con cui annunci la prossima riapertura della discoteca della Montagna sul suo profilo Facebook.
“Un contenitore – prosegue il primo cittadino – che si riempirà di vita con l’aiuto di chi vorrà darci mano a riempirlo”.
L’inaugurazione del locale totalmente ricostruito è fissata per venerdì 21 dicembre alle 14 con ingresso gratuito e diretta radio per tutto il pomeriggio.
una montagna di eventi. NATALE A LIZZANO
Una sei giorni di eventi aspettando Babbo Natale e la Befana
nel piccolo borgo della Montagna Pistoiese
LIZZANO. La Pro Loco I Cedri organizza “Natale a
Lizzano P.se”, una sei giorni di eventi tradizionali, dal 8
dicembre al 5 gennaio, aspettando Babbo Natale e la Befana con:
presepe, bomboloni, cioccolata calda, lancio del panforte e
l’immancabile tombola.
Le iniziative hanno il patrocinio del Comune di San Marcello Pistoiese.
Le iniziative hanno il patrocinio del Comune di San Marcello Pistoiese.
martedì 11 dicembre 2018
libri e letture. «MULINI STORICI» ANTICHE MACCHINE DELLA MONTAGNA PISTOIESE
Presentazione del libro di Silvano Bonaiuti, domenica 16 dicembre alle ore 16, a Palazzo
Achilli sede dell’Ecomuseo della Montagna Pistoiese
GAVINANA. Il segretario Aiams,
Associazione Italiana Amici dei Mulini
Storici, Silvano Bonaiuti, presenterà domenica 16 dicembre alle
ore 16 a Palazzo Achilli di Gavinana, il libro Mulini storici,
conoscenza e modi d'uso.
Un manuale per conoscere, approfondire, valorizzare o, perché no, dare nuova vita alla macchina che più di tutte ha rivoluzionato e migliorato la preparazione dei cibi.
Bonaiuti, ingegnere in pensione è proprietario di un mulino ad acqua, non più funzionante, ereditato dal bisnonno Francesco Guccini.
Gradualmente soppiantati nel tempo dai più moderni ed efficienti mulini elettrici a cilindri, erano molto diffusi sull’Appennino Pistoiese e sono oggi oggetto di riscoperta.
Un manuale per conoscere, approfondire, valorizzare o, perché no, dare nuova vita alla macchina che più di tutte ha rivoluzionato e migliorato la preparazione dei cibi.
Bonaiuti, ingegnere in pensione è proprietario di un mulino ad acqua, non più funzionante, ereditato dal bisnonno Francesco Guccini.
Gradualmente soppiantati nel tempo dai più moderni ed efficienti mulini elettrici a cilindri, erano molto diffusi sull’Appennino Pistoiese e sono oggi oggetto di riscoperta.
eventi feste e sagre. LA FESTA PRIMA DELLE FESTE
Domenica 16 dicembre in Cima al Miglio a Campo Tizzoro a
partire dalle 15, con necci, castagnaccio e vin brulè
CAMPO TIZZORO. Necci, castagnaccio e vin brulè, domenica 16 dicembre dalle 15 alle 19, in Cima al Miglio a Campo Tizzoro per “La festa prima delle feste”, evento organizzato dalla Nuova Pro Loco in collaborazione con i negozianti del paese, la Pubblica Assistenza di Campo Tizzoro-Bardalone-Pontepetri.
Non mancherà Babbo Natale che ha già preannunciato la sua partecipazione.
CAMPO TIZZORO. Necci, castagnaccio e vin brulè, domenica 16 dicembre dalle 15 alle 19, in Cima al Miglio a Campo Tizzoro per “La festa prima delle feste”, evento organizzato dalla Nuova Pro Loco in collaborazione con i negozianti del paese, la Pubblica Assistenza di Campo Tizzoro-Bardalone-Pontepetri.
Non mancherà Babbo Natale che ha già preannunciato la sua partecipazione.
lunedì 10 dicembre 2018
montagna da scoprire
IL PONTE DI CASTRUCCIO
Edificato dal signore di Lucca nel 1317, talmente solido da
essere arrivato a nostri giorni senza altri rifacimenti
POPIGLIO. Il ponte di Castuccio o di Campanelle, fu
fatto edificare da Castruccio Castracani signore di Lucca, nel 1317;
è il secondo di un sistema di tre ponti di origine medioevale.
Nel ‘500, tuttavia, era opinione comune che il ponte fosse ancora quello costruito dai Romani.
Ha una sola arcata a schiena d’asino alta 10 metri e permette l’attraversamento del torrente Lima, al fondo delle “rupi scoscese e inaccessibili” al di sopra delle quali sorge il paese di Popiglio.
Una costruzione talmente solida da essere arrivata a noi senza altri rifacimenti.
Il Ponte di Castruccio a Popiglio |
Nel ‘500, tuttavia, era opinione comune che il ponte fosse ancora quello costruito dai Romani.
Ha una sola arcata a schiena d’asino alta 10 metri e permette l’attraversamento del torrente Lima, al fondo delle “rupi scoscese e inaccessibili” al di sopra delle quali sorge il paese di Popiglio.
Una costruzione talmente solida da essere arrivata a noi senza altri rifacimenti.
spicchi d’appennino
I VERDI PRATI DI MANDROMINI
GAVINANA. L’immagine, tratta da una cartolina d’epoca inviata da Fabrizio Bertelli, ritrae il podere e i campi terrazzati e ben curati di Mandromini.
Giuseppe Tigri, così descriveva, ne Le selve della Montagna Pistoiese, la località posta nella valle del torrente Verdiana, che “vollero che avesse origine da Diana, dea della verdura, o dal dio Viridiann che veneravan gli Etruschi”.
una montagna di eventi. ALLA SCOPERTA DELLE PIANTE DEL NATALE
Laboratorio per ragazzi, articolato su tre giornate,
organizzato dalla Biblioteca Bellucci di San Marcello Piteglio
SAN MARCELLO. Prosegue l’iniziativa della Biblioteca Comunale Paolo Bellucci di San Marcello Piteglio con l’iniziativa dedicata ai ragazzi “Prepariamo il Natale 2018”, un laboratorio articolato su tre giornate, dedicato alla scoperta delle piante tipiche del Natale: vischio, abete rosso, agrifoglio e pungitopo, tra antiche tradizioni e natura.
Iniziato martedì 4 dicembre con la presentazione generale in biblioteca, proseguirà martedì 11 con orario dalle 16:30 alle 18:30 sempre alla biblioteca e si concluderà sabato 15 dicembre alle ore 16 con la visita al Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese di Palazzo Achilli di Gavinana.
SAN MARCELLO. Prosegue l’iniziativa della Biblioteca Comunale Paolo Bellucci di San Marcello Piteglio con l’iniziativa dedicata ai ragazzi “Prepariamo il Natale 2018”, un laboratorio articolato su tre giornate, dedicato alla scoperta delle piante tipiche del Natale: vischio, abete rosso, agrifoglio e pungitopo, tra antiche tradizioni e natura.
Iniziato martedì 4 dicembre con la presentazione generale in biblioteca, proseguirà martedì 11 con orario dalle 16:30 alle 18:30 sempre alla biblioteca e si concluderà sabato 15 dicembre alle ore 16 con la visita al Museo Naturalistico Archeologico dell’Appennino Pistoiese di Palazzo Achilli di Gavinana.
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Gavinana,
San Marcello Pistoiese,
Una montagna di eventi
domenica 9 dicembre 2018
montagna da scoprire
IL CAMPANILE MOZZATO DI GAVINANA
Gravemente danneggiato da un fulmine nel 1887, venne
ricostruito sui disegni originali nel 1911
GAVINANA. Nel 1887 un fulmine danneggiò gravemente
la parte superiore del campanile della Pieve di Santa Maria Assunta
di Gavinana.
La struttura della cella campanaria risultò talmente compromessa che, per eliminare pericoli di crolli, si dovette procedere alla sua parziale demolizione.
Il campanile venne ricostruito nella forma attuale nel 1911 dall’architetto Agenore Socini seguendo i disegni e le linee di quello originale.
Nella cartolina è visibile la sistemazione provvisoria della cella campanaria.
Gavinana, il campanile mozzato |
La struttura della cella campanaria risultò talmente compromessa che, per eliminare pericoli di crolli, si dovette procedere alla sua parziale demolizione.
Il campanile venne ricostruito nella forma attuale nel 1911 dall’architetto Agenore Socini seguendo i disegni e le linee di quello originale.
Nella cartolina è visibile la sistemazione provvisoria della cella campanaria.
news. “LA VIA DEL FUMETTO” DI CUTIGLIANO
In una suggestiva via del paese le illustrazioni di Tiziana
Morrone e Mirco Sisi della Secchia. Galleria fotografica
CUTIGLIANO. Da venerdì 7 dicembre a Cutigliano, nella stradina sottostante la Ripa dell’Oste e il Ristorante Fagiolino, si possono ammirare, in un percorso suggestivo che passa sotto un antico arco che conduce alla piazza del piccolo borgo della Montagna Pistoiese, le illustrazioni create da Tiziana Morrone e Mirco Sisi della Secchia.
L’esposizione si colloca all’interno degli eventi di “Natale a Cutigliano” organizzati dalla Pro Loco e sarà visitabile fino al 7 gennaio prossimo.
CUTIGLIANO. Da venerdì 7 dicembre a Cutigliano, nella stradina sottostante la Ripa dell’Oste e il Ristorante Fagiolino, si possono ammirare, in un percorso suggestivo che passa sotto un antico arco che conduce alla piazza del piccolo borgo della Montagna Pistoiese, le illustrazioni create da Tiziana Morrone e Mirco Sisi della Secchia.
L’esposizione si colloca all’interno degli eventi di “Natale a Cutigliano” organizzati dalla Pro Loco e sarà visitabile fino al 7 gennaio prossimo.
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